Economia e lavoro - 14 luglio 2023, 07:20

Nelle Cantine Bosca di Canelli l’Assemblea dell’Unione Industriale di Asti ragiona sulle competenze del futuro

Orientamento professionale, modelli formativi avanzati e Academy ITS: i temi affrontati, gli strumenti possibili, le strategie applicabili e qualche imprevisto

Nelle Cantine Bosca di Canelli l’Assemblea dell’Unione Industriale di Asti ragiona sulle competenze del futuro

Non ha temuto la pioggia l'Assemblea dell'Unione Industriale Asti, tenutasi ieri sera nelle scenografiche Cantine Bosca di Canelli

“Competenze: strumenti e strategie” il tema su cui si è concentrato il dibattito in questa sessione pubblica dell’assemblea annuale. Quali competenze specifiche serviranno alle imprese per fronteggiare le sfide continue e i cambiamenti profondi del presente? Quali strumenti e quali strategie si dovranno predisporre per formare e trovare lavoratori con quelle competenze chiave? Come ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro?

Di hard skill e soft skill per le professioni del futuro e di alta formazione professionale, si è parlato con un ricco parterre istituzionale e imprenditoriale.

Ad aprire la serata, con i saluti di benvenuto, Pia Bosca, amministratore delegato di Bosca S.p.A, che ha aperto le porte della storica cantina a Confindustria.

Andrea Amalberto, presidente di Unione Industriale Asti, ha introdotto il dibattito, ponendo particolare attenzione a ciò che le imprese possono fare per acquisire nuove professionalità, con una ricaduta positiva sul tessuto socio-economico del territorio. Per trovare lavoratori capaci di seguire le trasformazioni dei nuovi processi produttivi, occorre investire sulla formazione professionale specialistica, guardando all’attrattività dell’impiego, ma anche alla responsabilità sociale d’impresa.

Il primo passo sarà creare centri di eccellenza formativa di alto livello disseminati sul territorio astigiano: le Academy ITS, Istituti Tecnologici Superiori, che rientrano nel circuito regionale della formazione professionale. Formano figure specializzate nei diversi settori produttivi, in strettissima connessione con il mondo imprenditoriale, e costituiscono un’alternativa concreta all’università, poiché il livello di competenze acquisite in un triennio ITS equivale ad una laurea di primo livello – EQF 6 nel quadro europeo delle qualifiche.

L'Academy ITS a Canelli

Amalberto annuncia che “come Confindustria Asti, in accordo con Regione Piemonte, stiamo lavorando per istituire un’Academy a Canelli, una fondazione, il cui principale obiettivo sarà favorire e implementare la formazione tecnica professionale nell’ambito delle industrie che utilizzano le tecnologie della manifattura avanzata. Dovrà incoraggiare lo studio di nuovi processi e nuove metodologie produttive, che possano promuovere attività di ricerca, azioni di sviluppo locale e di marketing territoriale.”

Poi un appello a tutte le parti coinvolte: “Dobbiamo, come imprenditori, continuare a dare il meglio per avere imprese competitive e proiettate allo sviluppo. Ai decisori pubblici e ai nostri concittadini chiedo di avere per l’impresa un’attenzione particolare, basata sul rispetto dell’impegno e del lavoro degli imprenditori e dei loro preziosi collaboratori. La Responsabilità Sociale d’Impresa per chi, come noi, la rappresenta, si estrinseca anche nell’immaginare un futuro sostenibile per le persone che abitano la nostra provincia. Pertanto, attivandosi con i principali attori e istituzioni del territorio, confrontandosi con loro e stringendo alleanze, si possono creare le condizioni concrete perché ciò avvenga. Credo che questo territorio abbia nel suo DNA e nella sua gente tutti gli elementi necessari per fare questo ulteriore salto di qualità e vincere le tante sfide che il futuro ci presenterà.”

La sfida delle competenze

L’intervento di Ermanno Rondi, delegato all'Education Confindustria Piemonte, si è concentrato sulla sfida delle competenze. Le imprese si trovano a cimentarsi su più fronti caldi, dove oggi agiscono cambiamenti profondi e continui: il climate change, la nuova globalizzazione, la digitalizzazione crescente e la generazione di tecnologie, il mercato che muta condizioni velocemente. In quest’ottica, la vera risorsa strategica per gestire questi modelli organizzativi più agili e mobili è proprio il capitale umano, formato in modo mirato. È necessario però tenere presente che le priorità dei giovani lavoratori sono cambiate: si da più valore alla realizzazione personale e meno peso alla retribuzione, più attenzione all’equilibrio vita / lavoro e all’opportunità di crescita professionale, diventa invece meno importante il rapporto con i colleghi.

Prospettive per la formazione professionale del futuro

Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto virtualmente con un videomessaggio in cui ha tratteggiato le linee guida di una formazione professionale rinnovata:

“Lo scenario del prossimo futuro ci proietta verso una sempre maggiore digitalizzazione dei processi produttivi, con una presenza sempre più massiccia dell’automazione. In un quadro di questo tipo la maggiore sfida del mondo del lavoro sarà la mancanza di competenze adeguate, competenze che ormai, lo sappiano con certezza, non saranno solo digitali.

Accanto all’upskilling, cioè l’arricchimento delle professioni tradizionali con le competenze digitali, o al digital reskilling, per formare gli studenti e i lavoratori ai nuovi lavori digitali – come la programmazione, il design, l’utilizzo della tecnologia nelle attività più complesse – è necessario integrare altri percorsi di formazione, fondamentali in un mercato del lavoro sempre più volatile:  parliamo dello human reskilling, che permette di acquisire o riscoprire le competenze umanistiche, quali il design thinking e la creatività, l’innovazione, il pensiero critico e la capacità di problem solving.

Altrettanto fondamentali saranno l’affidabilità, l’intelligenza sociale, il saper collaborare con gli altri e la capacità di team working, il saper rispettare i tempi. Così come il rafforzamento delle meta-competenze, ovvero quell’insieme di skill e attitudini – la flessibilità, la leadership, la capacità di iniziativa – che possono costituire un vantaggio occupazionale e una marcia in più."

Modelli formativi avanzati per la crescita

Il talk “Modelli formativi avanzati per la crescita” ha visto dibattere il presidente UI Asti Andrea Amalberto, Vincenzo Boccia, presidente dell’Università Luiss Guido Carli, Giovanni Brugnoli, vice presidente per il Capitale Umano Confindustria, Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, Stefano Serra, presidente della Fondazione ITS Mobilità sostenibile, Aerospazio, Meccatronica, e i deputati Marcello CoppoAndrea Giaccone, membri della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera.

Molti gli argomenti di cui si è discusso. In primo luogo, l’importanza di potenziare l’orientamento scolastico e il supporto ai giovani nel costruire una visione professionale di lungo periodo. Quasi un ragazzo su due ha infatti le idee poco chiare sul proprio futuro lavorativo: molti non conoscono neppure quali opportunità di formazione ci siano sul territorio.

Diventa quindi centrale raccontare la natura delle Academy ITS e orientare i ragazzi a sceglierle. La formazione tecnica specialistica passa da qui, con un’offerta di competenze pensata in sinergia con le imprese, immediatamente spendibili, e che garantisce un’altissima occupabilità al termine del percorso.

A stretto giro con l’industria, andrà inoltre bilanciata la ricetta per rendere più attrattivo il lavoro: uno stipendio adeguato, un buon incastro di tempo lavoro e tempo vita, la soddisfazione personale, la formazione continua e la possibilità di crescere sia sul piano tecnico che su quello relazionale.

Le Academy come hub di settore

Per concludere l’incontro, il microfono è passato a Elena Chiorino, assessore regionale all'Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale, che ha spiegato le enormi potenzialità del progetto Academy ITS, del quale è la principale promotrice.

L’economia della nostra Nazione è trainata dalle attività produttive e la politica deve stare al loro fianco concretamente per favorirne innovazione e competitività. E queste si realizzano con una formazione mirata e di qualità. In Piemonte, con la creazione delle Academy di filiera abbiamo attuato una vera e propria “rivoluzione” del modello di formazione come concepito finora - così l'assessore al lavoro e alla formazione - con questo nuovo sistema, suddiviso in 11 differenti filiere produttive, le imprese possono contare su un nuovo strumento formativo realizzato su misura, in grado di creare specifiche competenze che corrispondono ai profili professionali effettivamente ricercati e per i quali esiste una reale capacità di assunzione. Il modello funziona e lo dimostrano i primi risultati della Academy del settore dell’oreficeria, che al termine del primo percorso di formazione attivato ha visto l’immediata occupazione in azienda del 100% dei corsisti. Questo fa bene alle imprese che possono crescere e innovare, fa bene all’occupazione perché si creano opportunità di lavoro di qualità, fa bene all’economia del Piemonte e della Nazione e fa bene al made in Italy, il marchio di fabbrica del saper fare e bene nel mondo”.

Le Academy sono essenzialmente hub sperimentali per potenziare le eccellenze attraverso una visione professionale mirata, per incrementare la quantità e la qualità della formazione con una modalità innovativa e veloce, che si modella sulle verticalità di settore. Assecondando la vitalità dei distretti produttivi locali, possono coinvolgere start-up, agenzie formative e università, enti di ricerca e altre istituzioni, al fine di creare un ambiente fertile ai cambiamenti positivi e altamente inclusivo, dove si promuove la competitività e si valorizza il merito. Beneficiando dell'intera filiera, si crea un corridoio naturale tra mondo della formazione e mercato del lavoro: l’obiettivo è l’occupazione al 100%.

Un forte scroscio di pioggia ha movimentato l'ultima parte dell'incontro, creando qualche disagio, ma – aperti gli ombrelli e con un po’ di ilarità – tutto ha continuato a svolgersi regolarmente, terminando poi con il tradizionale momento conviviale tra i partecipanti.

Valeria Guglielmi


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