Si fa attendere un po’ Raf, sotto al palco monumentale di Piazza Cavour. Una diva che magnetizza anche gli irriducibili, “Spero che faccia Infinito”, “Io aspetto Self Control”. Ma quando arriva gli basta un attimo per farsi perdonare: l’esibizione gira bene fin da subito, alterna pezzi cult – Cosa resterà di questi anni ’80, Il battito animale, Sei la più bella del mondo, Gente di mare – ad altri recentissimi, come Liberi, scritta con il rapper Danti. Arrangiamenti elettronici e progressive, esibizioni al piano, riflessioni ambientaliste, alchimia totale con i musicisti stratosferici che lo accompagnano. E il pubblico vibra, lo segue, come ipnotizzato.
Un Raf generoso e rilassato, che incastona con maestria i suoi brani di sempre, con nostalgia felice, in un’ora e mezza di concerto da apnea. Alla fine scherza con il pubblico, “Non ci riesco più!”, il labiale sorridente, subito dopo una nota alta lasciata andare. Ringrazia, saluta e mima il gesto di firmare un autografo. Scende dal palco e c’è già una lunga coda di persone ad aspettarlo. È in stato di grazia Raf. Lui lo sa e si prende tutto. Infinito.
VinCanta si è aperto venerdì sera con la frizzante Leva 2005, che ha sfilato e ballato sulla musica selezionata da eXtremedisco e dal super ospite Don Joe, deejay e produttore discografico. Si concluderà stasera con l’orchestra di Sonia De Castelli e uno straordinario spettacolo pirotecnico.
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