Non smette di far parlare di sè, la missione istituzionale che la Giunta di Asti, accompagnata da diversi consiglieri comunale, ha compiuto a Roma venerdì scorso per consegnare a Papa Francesco l'Ordine di San Secondo arrivando anche a diventare un caso nazionale.
Il gruppo, guidato dal sindaco Maurizio Rasero, ha raggiunto una folta delegazione di pellegrini astigiani, già presente a Roma, guidata dal vescovo di Asti Marco Prastaro.
L'evento era finito già al centro di alcune polemiche per un presunto inchino del sindaco avvenuto all'interno della basilica di San Pietro: ora l'UAAR (Unione Atei, Agnostici e Razionalisti) critica espressamente l'operato del sindaco e della delegazione.
L'Associazione, che ha visto tra i suoi presidenti Margherita Hack, Piergorgio Oddifreddi e Fausto Pocar, si batte da sempre per la laicità delle istituzioni pubbliche: sue alcune campagne nei confronti dell'8 per mille o sull'ora di religione a scuola.
L'UAAR pubblica ogni settimana, sul suo blog "A ragion veduta", "una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche".
La consegna dell'Ordine di San Secondo al Pontefice, quindi, è stato un atto, visto come troppo "deferente" nei confronti della gerarchia cattolica, secondo l'Associazione.