Cultura e tempo libero - 05 aprile 2023, 07:30

Stasera l'ultimo 'canto delle uova' a Castiglione? L'antico rito contadino rischia di sparire

I timori di Mario Perino, che accoglierà i cantori: "Ormai siamo tutti anziani e i giovani sembrano non essere interessati a proseguire"

Perino ritratto davanti all'ingresso della sua cascina, sotto i cartelli con le indicazioni delle varie località intorno casa

Perino ritratto davanti all'ingresso della sua cascina, sotto i cartelli con le indicazioni delle varie località intorno casa

Questa sera, intorno alle 21, in frazione Castiglione si rinnoverà ancora una volta l’appuntamento con “Canté j’euv” (letteralmente: cantare le uova),  tradizionale questua che richiama ad antiche usanze primaverili della civiltà contadina.

Rito collettivo – che va oltre la semplice raccolta di doni, poiché l’uovo simboleggia la fecondità, la rinascita e la vita che si rinnova, così come avviene alla natura durante la primavera – in cui giovani maschi passavano di casa in casa cantando e ricevendo in cambio appunto uova e altri generi di conforto.

Naturalmente, al giorno d’oggi, l’iniziativa non è più finalizzata a procurarsi del cibo, quanto a mantenere viva una tradizione contadina che, purtroppo, presto potrebbe spegnersi. “Temo proprio sarà l’ultima volta che verranno a ‘cantare le uova’ – ci ha detto Mario Perino, volto noto della frazione da sempre attivo in questo tipo di iniziative, che stasera accoglierà i cantori – Ormai siamo tutti anziani e se non arriverà qualcuno più giovane, a mantenere la tradizione, credo sarà l’ultimo anno in cui lo faremo”.

“Io ho 75 anni compiuti – ha aggiunto – e mi ricordo perfettamente che, quando ero bambino, i cantori erano tanti e passavano di casa in casa. Li si sentiva cantare da una collina all’altra… era bello… Ma ormai, come dicevo, siamo tutti piuttosto anziani e i giovani sembrano non essere interessati a continuare la tradizione”.

Per certo, confidando che la previsione di Perino venga smentita dai fatti, questa sera lui e la moglie apriranno la porta della loro casa ai cantori, con cui mangeranno qualcosa e ai quali doneranno le uova, ricevendone ‘in cambio’ un canto di ringraziamento.

Uova che verranno poi utilizzate, la domenica successiva la Pasqua, per delle frittate che verranno preparate nell’ambito di una merenda sinoira organizzata dalla Pro loco.

Gabriele Massaro

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