Dopo l’eccellente piazzamento ottenuto nell’ambito del concorso per i migliori panettoni artigianali d’Italia (CLICCA QUI per rileggere l’articolo) e la nomina a delegato regionale della Federazione Italiana Pasticceri (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), il costigliolese Silvano Baldi, titolare della pasticceria “Bisco” nel centro del paese, ha ottenuto un ulteriore riscontro per l’indefesso impegno con cui promuove la pasticceria di alta qualità.
E’ infatti ‘tornato a casa’ da Massa Carrara – dov’è ancora in corso di svolgimento una specifica manifestazione, organizzata dalla Federazione Italiana Pasticceri, che oggi e domani vedrà ancora in gara altri concorrenti nell’ambito della pasticceria – con due medaglie ottenute nell’ambito del concorso per la miglior colomba. Nel fine settimana, infatti, Baldi si è aggiudicato il primo posto per quanto riguarda lo sviluppo e la sofficità dell’impasto e il quarto assoluto come miglior colomba presentata dagli oltre 170 partecipanti.
“Umberto Graglia, vecchio pasticcere di Cervasca (CN), purtroppo scomparso che è stato il mio maestro, mi ha insegnato che lavorare all’insegna della massima qualità prima o poi porta sempre a risultati – ci ha detto Baldi – Oggi questo tipo di ragionamento un po’ si è perso, perché non si è più portati a fare queste fatiche, ma io ritengo che questa sia una ragione in più per continuare a fare ciò che facevano i nostri ‘nonni’ pasticceri”.
Un riferimento alle rigidissime condizioni poste dalla Federazione per poter partecipare al concorso, tra cui figurano l’utilizzare esclusivamente lievito madre fresco non liofilizzato, l’essere iscritti al Disciplinare nazionale per rientrare nei requisiti previsti dalla normativa italiana e, preferibilmente, utilizzare candidati realizzati nella propria pasticceria.
Tutte condizioni che le colombe della pasticceria “Bisco” rispettano pienamente e che hanno portato il titolare, unico pasticcere piemontese in gara, ad ottenere questi ennesimi risultati, con tanto di complimenti da parte del presidente nazionale della Federazione per la scelta di effettuare autonomamente la canditura.
“A tale riguardo – ha spiegato Baldi – l’ultimo libro che ne parla risale al 1993. Da allora questa specifica lavorazione pasticcera si è un po’ andata perdendo, perché molti preferiscono utilizzare produzioni industriali anziché farla ‘in casa’ a caldo o a freddo. Pensi che in Piemonte siamo rimasti in tre a farcela ancora presso le nostre pasticcerie”.
Tale processo richiede 7 giorni e altrettante notti, nel corso dei quali la lavorazione delle materie prime deve essere seguita con scrupolosa attenzione per non inficiare il risultato finale. “Certo – ha aggiunto Baldi – da imprenditore mi sono posto la domanda se valga la pena continuare a realizzarla, ma il risultato finale mi appaga sempre dell’impegno che richiede”.
“Io sono convinto – ha concluso – che potrei dare la mia ricetta del panettone o della colomba a un collega ma, pur seguendola dettagliatamente, non otterrebbe lo stesso risultato. La differenza fondamentale è data proprio dalla frutta impiegata”.
Tutte le colombe prodotte – dalla ‘classica’ con cubetti di arancio alle varianti sviluppatesi negli anni – sono disponibili in degustazione e per l’acquisto presso la pasticceria costigliolese, in via Roma 20.