Lo scorso anno furono 10mila i visitatori dello splendido presepe di Vezzolano e ieri, domenica 5 febbraio il numero è stato superato.
Sono stati infatti 11.190 le persone che dall'8 dicembre hanno potuto godere delle splendide opere di Anna Rosa Nicola all'Abbazia di Vezzolano.
Una storia di bellezza, creatività, lavoro e passione, una storia che nasce dal papà Guido e da mamma Maria Rosa di Aramengo famosi restauratori.
313 personaggi e 50 mestieri
Il presepe, lungo 18 metri con 313 personaggi, 78 scene e ben 50 mestieri tradizionali è sempre in divenire e ciò che prende vita è davvero stupefacente: mele minuscole che sembrano vere, frittelle perfette e fumanti, orologi minuscoli e funzionanti, borsine curate nei minimi particolari, personaggi di tutti i tipi, formaggi interi, tagliati e "profumatissimi", riproduzioni nate dall’esclusiva fantasia di Anna Rosa che crea dal nulla opere d’arte.
Un'artista che ogni anno dà nuova vita a lana, legno, ferro, stoffa, tappini, polistirene, creta e materiale di recupero.
Il presepe diventerà permanente(?)
Il desiderio di Anna Rosa è che il presepe diventi permanente.
“Il mio sogno è di dare una sede stabile, ora lo porto nel mio laboratorio, ci sto lavorando per ristrutturare ad Aramengo una vecchia casa che è proprio di fronte al laboratorio e adibirlo con sala didattica e laboratorio per condividere la creatività e dove potrò esporre tutte le cose che faccio: dalle miniature ai fiori di carte. Sarà impegnativa anche dal punto di vista economico e ci vorrà del tempo”.
Hanno collaborato al presepe ‘La Cabalesta’ di Castelnuovo don Bosco e ‘InCollina’ di Albugnano con la direzione regionale Musei Piemonte.
Una bellezza ricca di lavoro e passione che viene regalata ai visitatori perché l’ingresso è gratuito.