Politica - 28 gennaio 2023, 14:56

Elly Schlein: "Voglio un PD che ascolti i tanti delusi e sia alternativo a questa destra elitaria" [GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO]

Nel corso del suo intervento astigiano la candidata alla Segreteria ha parlato di lavoro, sanità, welfare e attaccato il governo: "Non ci serve una premier donna che non aiuta le donne"

Elly Schlein sul palco del Diavolo Rosso

Elly Schlein sul palco del Diavolo Rosso

Tappa astigiana per il tour elettorale che Elly Schlein – già eurodeputata e vicepresidente della Regione Emilia Romagna a guida Stefano Bonacini, cui ora sta contendendo la segreteria del partito (i restanti candidati sono Paola De Micheli, Elly Schlein, Gianni Cuperlo e Antonio Guizzetti) - sta effettuando in Piemonte in vista delle primarie del Partito Democratico.

Nonostante sia giunta con notevole ritardo, dovuto a un contrattempo verificatosi a Cuneo, quasi nessuna delle circa 70-80 persone che l’attendevano al Diavolo Rosso, dove nei mesi scorsi era già stata a presentare il suo libro, ha lasciato la sala anzitempo.


LA CHIUSURA DEL MAINA ‘FIGLIA’ DI MANCATI INVESTIMENTI SUL WELFARE

Prendendo spunto dall’intervento di alcune lavoratrici della ormai ex Casa di Riposo Città di Asti – la più grande IPAB del Piemonte, che ha definitivamente chiuso i battenti il 31 dicembre scorso, dopo una ‘agonia’ lunga ben nove anni di commissariamento –, oltre a ribadire la volontà di approfondire la questione in tutte le sedi, con l’obiettivo di trovare una soluzione rapida perché “non si può mangiare la pazienza”, ha rimarcato come quanto accaduto sia una situazione figlia di scelte sbagliate fatte in questo Paese nel corso degli anni.

“Siamo una popolazione che sta invecchiando e non ci abbiamo fatto i conti”, ha sostenuto. Aggiungendo che Il welfere non è un costo, ma un investimento. Mentre questo Paese non ha mai predisposto fondi seri per i servizi, che non possono venire forniti in assenza di risorse”. “Se vogliamo qualificare qualità d vita delle RSA – ha detto ancora –, dobbiamo qualificare anche il lavoro che ci si svolge”.


SERVE UNA POLITICA DIVERSA, CHE DIA ASCOLTO A CHI NON E’ RAPPRESENTATO

“Siamo qui per una politica diversa, che dia ascolto alla base e a chi non ha trovato sponda nella politica in generale e nel PD in particolare – ha poi affermato –. Possiamo e dobbiamo ricucire le fratture con i tanti delusi. Con chi, anche dentro questa sala, non rappresentati. Questa è l’unica ragione della mia candidatura a segretario. Serve unità e coerenza di visione, oltre alla capacità di dare ascolto ai tanti che abbiamo lasciato indietro”.

IL PAESE HA BISOGNO DI REDISTRIBUZIONE: DI RICCHEZZE, SAPERE, TEMPO

Guardando all’oggi, la Schlein ha tracciato un quadro a tinte fosche, fornendo anche la sua ‘ricetta’ per cambiare le cose: “Sono aumentate esponenzialmente le disuguaglianze sociali, ora è necessaria una redistribuzione: delle ricchezze, del sapere, del tempo. Servono politiche di prossimità e welfare. Oltre a nidi per aiutare le famiglie e liberare tempo delle e nelle famiglie, in particolare il tempo delle donne. Caricarle di impegni familiari oltre che lavorativi, ha avuto conseguenze devastante sull’economia del paese”. Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non aiuta le altre donne ha attaccato con riferimento alla Meloni – Anzi le discrimina, come nel caso di Opzione donna”.

Sempre rivolta alle donne, ha aggiunto che “Il divario pensionistico è ancora più impressionante rispetto a quello lavorativo, perché si attesta al 28% e racconta di quanto, per le donne, sia difficile avanzare non solo sul fronte dei salari, ma anche della carriera. Vorrei contribuire a costruire un Paese in cui nessuna donna, ad un colloquio di lavoro, si senta chiedere se ha famiglia o se ha intenzione di avere figli”.


NUOVE NORME ANCHE PER IL LAVORO, ALL’INSEGNA DELLA DIGNITA’

Un cambiamento che, in ambito lavorativo, deve portare anche al venir meno di “contratti a termine e contratti ‘pirata’ che consegnano lavoratrici e lavoratori a un precariato esistenziale. Stiamo lottando per l’istituzione di un salario minimo, perché sotto una certa soglia non si può parlare di lavoro. Termine che non deve mai più stare nella stessa frase con la parola ‘povero’, perché oggi c’è ancora troppa gente che non riesce a vivere nonostante lavori”.

Ci sono interi lavoriha aggiunto – senza alcuna forma di tutela, come i rider che non hanno alcun diritto: malattia, assicurazione, niente. Noi dobbiamo essere quel partito che sollecita su queste problematiche e scrive regole nuove e più eque. Sono convinta che la politica serva ad anticipare i grandi cambiamenti, perché ci saranno in ogni caso e, se non li si sa come affrontare, si rischia di venirne travolti”.

IL PD DIVENTI UNA VERA ALTERNATIVA ALLA DESTRA CHE PENSA SOLO AI BENESTANTI

Nel corso dell’intervento della Schlein non è comunque mancata un’autocritica a quel PD in cui lei è recentemente rientrata, ritesserandosi: “Veniamo da anni in cui il Partito Democratico non ha saputo fare abbastanza, non ha saputo ascoltare gli elettori. Ci sono stati errori e contraddizioni, non possiamo nascondercelo. Perché, se non ce lo diciamo tra noi, facendo autocritica, ce lo diranno gli elettori nelle urne”.

Il Partito Democratico, per Elly Schlein, deve avere la capacità di diventare un partito in grado di opporsi a “Una destra che pensa che chi ha i soldi per pagarsi i servizi lo fa, mentre per chi non li ha… peggio per lui. Non mettono un centesimo su scuola o servizi sanitari. Anzi, per colpire ulteriormente la già devastata sanità pubblica, la destra non deve fare nulla: basta stiano fermi. Ma è mai possibile vivere in un Paese in cui bisogna aspettare 100 giorni per una mammografia? Noi non vogliamo più essere quel Paese”.

Gabriele Massaro


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