Attualità - 22 dicembre 2022, 16:51

Casa di Riposo Città di Asti: iniziati i trasferimenti dei primi ospiti assistiti dal Cogesa

Alcuni sono stati spostati tra ieri e oggi tra Villafranca, Montiglio, Montechiaro, Ferrere e San Damiano uno sarà trasferito il 27

Casa di Riposo Città di Asti: iniziati i trasferimenti dei primi ospiti assistiti dal Cogesa

Mentre i sindacati chiedono a gran voce una proroga dai tre ai sei mesi per organizzare i trasferimenti degli ospiti della Casa di Riposo Città di Asti si apprende, a margine di una conferenza stampa con gli stessi sindacati e i lavoratori, che qualche trasferimento sarebbe già iniziato.

A confermarlo, dopo l'annuncio dei dipendenti della struttura, il presidente del Cogesa di Asti, Davide Migliasso che ha in carico 15 assistiti che hanno iniziato gli spostamenti ieri. Oggi e domani saranno trasferite altre persone, mentre una sarà trasferita il 27.

Nel dettaglio 6 saranno collocati a Villafranca, 2 a Montiglio, 2 a Montechiaro, 4 a Ferrere e 1 a San Damiano.

"I parenti - conferma Migliasso - sono stati opportunamente e scrupolosamente tutti avvisati. Ci siamo subito attivati quando abbiamo capito che non c'erano alternative. La priorità è la salute di questi anziani e abbiamo cercato le soluzioni per gli ospiti. Gli uffici del Cogesa sono a disposizione per tutte le informazioni e i parenti, La situazione è drammatica".

Da trasferire 132 ospiti e circa 120 dipendenti saranno da ricollocare

La notizia dei giorni scorsi aveva gettato nel trambusto la città, dopo le dimissioni del commissario Pasino e la decisione di chiudere a fine anno, organizzando il trasferimento di 132 ospiti, compresi i 35 senza tetto e gli 8 del centro diurno.

Senza contare il disagio di 120 dipendenti che si avviano a rimanere senza lavoro. Troppo pochi i giorni a disposizione e, come rimarcano i sindacati, "Esiste anche il dramma psicologico di chi si troverà in un posto nuovo".

Domattina si terrà un tavolo tecnico con i sindacati per il personale. Qualcuno potrà essere collocato in mobilità dal 1 gennaio, la Naspi potrebbe essere utilizzata da 40 dipendenti.

Il commento di Asti Oltre

L'associazione AstiOltre con una nota entra in merito alla vicenda del Maina e scrive: "Spente le luci dei mercatini la città si sveglia e vede la realtà del regalo di Natale: ciò che di meglio ha saputo fare la "squadra" di sindaci, presidenti, assessori locali e regionali e compagnia cantante, rintracciabili su ogni tipo di selfie meno che nei momenti che contano. 

Quello della Casa di Riposo Città di Asti era un disastro annunciato in decine di incontri in cui chi aveva ruolo e mezzi per decidere non ha mai assunto impegni. 

Ora che accade? Ciò che era largamente previsto e auspicato da chi gioca troppe parti in commedia. Regione, Banca, Fondazione non hanno battuto ciglio.

Chi ci rimette: anziani ospiti e lavoratori e una intera città. 

Chi ci guadagna: Rsa gestite da privati, cooperative sanitarie, aziende che riceveranno edifici senza vincoli di servizio pubblico. 

Chi c'è ai vertici dei soggetti inerti e di quelli che ci guadagnano? 

Provate ad elencare nomi e cognomi. Molti li troverete sia in un elenco che nell'altro, con annessi, connessi e cumuli di cariche pubbliche e private.

Bella magia di Natale. Complimenti. 

E la città paga.

Betty Martinelli

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