Politica - 14 dicembre 2022, 10:06

Il Comune di Asti approva il bilancio di previsione per il triennio 2023-2025

Da gennaio i parcheggi di piazza del Palio saranno a pagamento come anticipato. Le polemiche della minoranza. Aumenta la Tari. Berzano: "Il bilancio va nella direzione del mantenimento degli equilibri"

Foto di archivio

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Ci sono le soluzioni per evitare i parcheggi a pagamento in Piazza Campo del Palio, ma il sindaco le respinge”. Con queste parole i consiglieri di minoranza: Luciano Sutera Sardo, Maria Ferlisi, Roberto Vercelli, Vittoria Briccarello. Mauro Bosia, Mario Malandrone, Massimo Cerruti, Paolo Crivelli, Valter Saracco, Roberto Migliasso, Gianfranco Miroglio, Michele Miravalle, commentano l'approvazione del bilancio di previsione del Comune per il triennio 2023-2025.

Un bilancio definito dallo stesso sindaco "non fantasioso". Alla discussione era assente (come annunciato) il consigliere delegato al Bilancio Renato Berzano ed è stato approvato con 19 voti, 11 i contrari (assente il consigliere del Pd, Michele Miravalle.

"Manca la visione prospettica"

"Tali affermazioni - spiegano i consiglieri - hanno messo in difficoltà gli assessori, intervenuti successivamente, che hanno avuto l'arduo compito di raccontare, invece, una prospettiva diversa e positiva. Manca una visione prospettica della città, e su questo l'opposizione si è sempre dichiarata pronta a confrontarsi".

Aumenta la Tari

Secondo l'opposizione che ha portato proposte per stimolare dibattito e confronto, "non è vero che non ci sono aumenti tariffari. Infatti, la TARI (Tassa Rifiuti) subisce un incremento sia per le utenze domestiche (tra il 3% ed il 4,8% sia per quelle non domestiche che registrano un incremento di circa il 5%, invertendo il trend degli ultimi anni. Questi aumenti sono determinati dalla scelta di spendere per introdurre il cosiddetto modello verticale nella raccolta differenziata, modello che, dove è stato introdotto, ha creato moltissime problematiche e un notevole esborso economico per famiglie e imprese".

Nulla da fare... A pagamento i parcheggi di piazza del Palio

Verso il pagamento del parcheggio in piazza de Palio come anticipato settimane fa, argomento sul quale i consiglieri di opposizione si battono, avendo indetto anche una raccolta firme arrivata a più di 8mila.

"Non è vero - chiosano - che sia inevitabile introdurre i parcheggi a pagamento in Piazza del Palio, giustificato con la necessità di ottenere un introito di circa 700 mila euro per fare quadrare il bilancio senza aumentare le tariffe. Si tratta di una scelta totalmente impopolare, che avrà pesanti ricadute negative sui molti fruitori del parcheggio, soprattutto lavoratori pendolari, ma non solo".

Le proposte non sono mancate: alcuni emendamenti propongono di utilizzare utili e riserve di ASP per sostituirli alle entrate da parcheggio, evitando la realizzazione del parcheggio a pagamento.

"Una proposta, questa sì non frutto di fantasia, ma che è concretamente realizzabile, considerato che il Comune di Asti detiene il 55% del capitale sociale della società ASP spa e può, pertanto, determinare la scelta".

Secondo la minoranza sarebbe sufficiente una semplice sottoscrizione di accordo con il socio privato per superare il parere non positivo, sia contabile che dei revisori, determinato proprio dall'assenza di un accordo.

"Una scelta politica - affermano duramente - che il sindaco avrebbe potuto fare ma non ha voluto. Scelte di questa portata,  dovrebbero essere condivise o comunque discusse avendo ben in mente una visione più ampia di città che tenga conto di numerosi fattori quali il piano regolatore, il sistema dei trasporti, il piano parcheggi, il piano urbano del traffico". 

Spiega il consigliere delegato al Bilancio Renato Berzano: "Il bilancio va nella direzione del mantenimento degli equilibri. Un bilancio sano che non viene percepito perché non si immagina il disastro che ci potrebbe essere quando il bilancio non ha tali caratteristiche. Non abbiamo ancora il dato dei soldi che dovrebbero arrivare. Il bilancio era stato approvato a fine ottobre, la fotografia è fatta a quel momento. La questione dei parcheggi a pagamento arriva dall'aumento di energia intorno ai due milioni. Abbiamo cercato di ridurre le spese per poter recuperare in maniera indolore quei due milioni ma mancavano 650mila euro e si era aperto un dibattito per capire dove intervenire.  Non abbiamo voluto intervenire su mense o palestre, scuolabus ecc.. che gravano sui cittadini. Con tariffe agevolate mensili o annuali dei parcheggi, pur essendo consci dell'aggravio abbiamo capito che era l'intervento meno invasivo. L'aumento della Tari c'è, in effetti, ma ho evidenziato anche in Consiglio che arrivavamo da cinque anni di riduzioni".

I commenti

Dettaglia Massimo Cerruti (Movimento 5 Stelle): "Un bilancio invotabile nel metodo e nel merito, il sindaco ha solo detto che il bilancio è fatto di nulla tranne i parcheggi blu che per noi era il fondamentale ma noi lo avevamo saputo dagli organi di stampa il che è gravissimo. Le repliche degli assessori non ci sono state e il sindaco si è limitato a dire di avere preso 5 pagine di appunti senza dirci nulla. Una presentazione indegna e un bilancio che non può essere votato. La decisione di portare i parcheggi a pagamento vuole solo fare cassa e il buco non c'era ma è tato creato ad arte per fare passare questa decisione politica. Non c'è un progetto di miglioramento del servizio pubblico. Un favore ad Asp. Per stessa ammissione del sindaco la riscossione non funziona, l'agenzia esterna non ha interesse a raccogliere multe o sanzioni di lieve entità. L'ufficio interno avviato dal 2019 è fermo. Aumentiamo le gabelle per un sistema di riscossione che non funziona. Un gatto che si morde la coda".

Parla di onestà intellettuale Vittoria Briccarello (Uniti si può) che ricorda che l'amministrazione ha "volutamente taciuto questi argomenti in campagna elettorale".

"Quali sono le forze in causa - chiede - che determinano le scelte di questa amministrazione? Questa è una manovra contro i cittadini, non pende verso il buon senso se questo è il primo passo per rendere Asti una città green. Non è coperta bene dai mezzi pubblici tra l'altro. Noi della minoranza, con gli emendamenti e la raccolta firme (quasi novemila) abbiamo fatto capire la voglia di essere propositivi. La manovra non ci è chiara. Va a incidere sulle persone fragili e non è vero che le tariffe non aumentano".

Betty Martinelli


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