Attualità - 13 dicembre 2022, 07:30

Arriva il secondo "Quaderno del Buon Senso" del gruppo Insieme per Canelli

Dopo l'indagine sul verde arriva quella sulle scuole della città per individuarne pregi e criticità

Arriva il secondo "Quaderno del Buon Senso" del gruppo Insieme per Canelli

Prosegue la "caccia" del gruppo "Insieme per Canelli" sul territorio, per scovare temi importanti per la città.

Dopo il primo Quaderno del Buon senso, dedicato al verde, Mauro Stroppiana, Roberta Giovine e Alessandro Negro si concentrano sulle scuole di Canelli, individuandone le criticità.

"Gli ambienti scolastici dove vivono oggi i nostri ragazzi sono l’ideale o è il caso di progettare nuove strutture che siano al passo con i tempi?", dicono interrogando cittadini e amministrazione.

 

Formazione per il futuro

Il secondo quaderno mette al centro la scuola, quindi, con la formazione dei ragazzi per il futuro.

"Abbiamo cercato di fare qualche ragionamento partendo dalle moderne indicazioni per rinnovare il modo di fare scuola, senza entrare nella didattica, che non ci compete, ma pensando alla scuola del futuro".

Con un occhio rivolto al Pnrr, i consiglieri ricordano che "ideare una nuova Scuola non significa semplicemente costruire un contenitore che rispetta spazi e volumetrie previste dalla legge, ma un luogo che esprime l’attenzione educativa e la didattica che si vuole impostare".

Nel quaderno ricordano che "Non sono sufficienti solo lo spazio e la tecnologia per creare un ambiente innovativo, ma sono fondamentali la formazione, l’organizzazione del tempo e le metodologie didattiche.”

 

Le scuole canellesi

Per le scuole di Canelli il progetto di riferimento PNRR sono le Next Generation Classrooms. "Questa azione prevede l’utilizzo delle tecnologie più nuove, che favoriscono l’esperienza di apprendimento, con forti collegamenti con ambienti virtuali e nuove competenze digitali e la possibile fruizione di tutte le lezioni da casa con una connettività completa".

Ogni aula diventa così un ecosistema inclusivo e flessibile che integra tecnologie e pedagogie innovative diventando un ambiente digitale di apprendimento.

 

Le considerazioni del Quaderno del Buon Senso sulle scuole canellesi

Scuola G.B. Giuliani

Pregi: posizione centrale facile,  accesso pedonale, vicinanza ai servizi (cartolerie, panetterie, bar, parcheggi)

Difetti: struttura datata, bagni inadeguati, spazi all’aperto insufficienti, palestra insufficiente, capienza di molte aule insufficiente

Scuola Bosca:

Pregi: Una parte degli ambienti di recente costruzione, parcheggio, area circostante protetta, palestra, posizione decentrata: favorevole per l’accesso automobilistico dalla periferia

Difetti: posizione decentrata: sfavorevole per un percorso pedonale, la cementificazione ha prevalso sulle aree verdi, strada di accesso con punte di traffico negli orari di ingresso e uscita studenti

"Anche se da anni la scuola sta facendo grandi sforzi per adeguarsi alle nuove indicazioni ed esigenze di digitalizzazione (ad es.LIM, Lab. Informatico,…) sembra evidente che un edificio costruito nel 1957, come il GB Giuliani, avrà difficoltà a rispondere alle esigenze della scuola del futuro, come anche uno spazio periferico rispetto alla città come la Scuola Bosca. Infatti non dobbiamo solo tenere presenti le esigenze della Scuola 4.0, ma anche quelle della vita cittadina", spiegano i consiglieri.

Un unico grande spazio?

"Se si avesse a disposizione un unico grande spazio in zona centrale si potrebbe costruire unico plesso  scolastico per elementari e medie. Ma questo, ad oggi, non è ipotizzabile: l’unica area grande e vicina al centro è quella Ex Riccadonna che è privata e per il sistema della pianificazione urbanistica non utilizzabile come area per servizi secondari come la scuolaLa soluzione più semplice sembrerebbe il trasferimento alla scuola Bosca: ristrutturata di recente e con palestra annessa, ma risulta periferica e difficile da raggiungere a piedi dalla maggior parte degli studenti, proprio nell’età in cui iniziano ad essere indipendenti negli spostamenti".

Un’altra ipotesi potrebbe essere verificare  se l’incompiuta sede dell’Artom/Pellati di via Asti potrebbe avere spazi per ospitare la scuola media. Per la scuola elementare sono stati presi in esame alcuni luoghi.

Area via dei Prati.

Il vantaggio sarebbe la vicinanza al centro. Ma gli spazi dove costruirla sarebbero piccoli, con più particelle di terreno, irregolari, mancanza di vie di accesso adeguate, aree verdi ridotte. Senza contare che sarebbe in riva al Belbo e probabilmente non si otterrebbe il permesso a costruire.

Area Parco Boncore.

I vantaggi sarebbero l’ampio spazio verde, la vicinanza ad un’ampia zona residenziale, la comodità di accesso alle auto e di parcheggio, la vicinanza all’area industriale per i genitori che vi lavorano. Gli svantaggi: la localizzazione periferica, la necessità di ottenere la deroga alla fascia di 200 m. del vincolo cimiteriale, l’area è in gran parte infossata per cui vi sarebbero problemi con gli impianti di scarico oppure la necessità di ampi riporti di terreno. Senza dimenticare la questione dei sedimenti inquinati sotterrati, che mettono in dubbio la possibilità di poter costruire.

Area via Tempia

Situazione simile a Parco Boncore. Dal punto di vista costruttivo il vantaggio sarebbe che è l’area già individuata dal piano regolatore per la costruzione di un nuovo edificio scolastico, non avrebbe difficoltà di scarichi e non giacerebbe su sedimenti inquinati. Non avrebbe però un accesso diretto all’area verde e gli spazi costruttivi sarebbero ridotti rispetto al Parco Boncore.

Tutti insieme per le soluzioni

"Noi - spiegano ancora - proponiamo di cercare la soluzione insieme: Amministrazione, istituzioni scolastiche, cittadini. Ognuno potrebbe portare il suo contributo di idee al di là degli schieramenti politici e della professione, perché la scuola è un tema per tutti, che riguarda il futuro della città. L’ideale sarebbe un’area centrale o appena fuori dal centro, nella quale inserire il nuovo edificio con un adeguato spazio esterno, ma di fatto ad oggi questo è impossibile: l’area di via dei Prati non è praticabile, via Bosca e via Tempia non si possono considerare centrali".

E chiedono se ci sia qualche proprietario di un'area collegata al centro disponibile a venderla o donarla in cambio di un'intitolazione. "Chiediamo agli organi competenti, che venga effettuato al più presto uno studio per valutare lo sviluppo demografico della zona, sul quale andranno definite le esigenze per nuove scuole E’ quindi aperta la discussione per il futuro delle Scuole di Canelli e dintorni".

Si allega il documento completo.

Files:
 Progetto scuola nuova 01 (102 kB)

Betty Martinelli

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