Economia e lavoro - 08 febbraio 2022, 07:00

Conoscere i diversi tessuti e riconoscerne la qualità

Per riconoscere la qualità di un tessuto, bisogna prestare attenzione a numerosi dettagli: scopriamoli insieme grazie a questa pratica guida

Conoscere i diversi tessuti e riconoscerne la qualità

Saper riconoscere un buon tessuto a prima vista è davvero complicato eccetto per le sarte più esperte.

Per chi invece si avvicina ora a questo mondo, appare davvero difficile.
Prima di tutto perché non è detto che se un tessuto costa tanto allora è di buona qualità, ed inoltre perché nella medesima merceria, possono esserci in vendita tessuti scadenti e buoni.

Come riconoscere un buon tessuto?
La prima cosa è rivolgersi ad una merceria per esaminare tessuti e scampoli presenti.
Tocca con mano gli scampoli di stoffa presenti e chiedi consiglio per capire quale sia la più adatta in base al lavoro che devi fare.

Differenza tra tessuto gobelin e tessuto shabby chic

Due tessuti che vale la pena conoscere sono il tessuto gobelin e il tessuto shabby chic.

Shabby chic è un nuovo stile che si può applicare all’interior design (come nei mobili, accessori e arredi), e nell’abbigliamento. Tutto appare invecchiato. La presenza di dettagli che rendono il pezzo o il capo usurato è un must.

Il gobelin, invece, è un tessuto realizzato con un telaio jacquard con diversi subbi di ordito e diverse navette per la trama. I differenti orditi e trame insieme al telaio Jacquard, formano disegni molto complessi e dettagliati. Danno la possibilità di creare effetti in rilievo e danno evidenza ad un tessuto molto appariscente.
Il tessuto appare pesante e resistente all’usura.

Quando lo stile shabby chic viene applicato alla tappezzeria, lo troviamo come copridivani, poltrone e cuscini. Come abbigliamento, invece, possiamo ritrovarlo nelle giacche per donne e nelle borse.

 

Differenza tra macrame pizzo e rebrode pizzo

Il pizzo Rebrodè è un ricamo con cordonetti che evidenzia una profilatura di una base già ricamata.
Viene solitamente utilizzato per confezionare abiti da cerimonia come abiti da sposa.
Si utilizza anche per rivestire alcuni accessori (come borse o scarpe).

Il pizzo Macramè, significa letteralmente “fazzoletto con frange” ma si attribuisce a tutti i tipi di guarnizione per tessuti formata da fili intrecciati. Molto utilizzato nel passato, sta piano piano scomparendo ed è possibile trovare capi con questo tipo di pizzo solo in alcuni negozi dell’usato. In pochi stanno portando avanti lo stile del pizzo macramè.

 

Riconoscere la qualità

Per riconoscere la qualità di un tessuto, bisogna prestare attenzione a numerosi dettagli.
Ovviamente, per poterlo fare, dovete essere delle sarte già esperte.
Chi si trova alle prime armi, potrebbe far fatica a distinguere il tipo di tessuto che ha di fronte e potrebbe confondere una pessima stola per una di alta qualità.

Se quindi non hai molta conoscenza, la prima cosa che ti consiglio di fare è di recarti in una merceria che si occupa di vendita tessuti. Chiedi direttamente al proprietario o al commesso di mostrarti i diversi tipi di tessuto. Chiedi di poterli toccare e fatti aiutare a riconoscerli anche in base al lavoro che devi fare.
Con il tempo e con molta pratica saprai riconoscere un tessuto di buona qualità da uno da lasciare lì nel negozio.

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