"Voglio che mi si spieghi la logica di queste scelte". Alberto Cirio ha atteso che passasse la nottata, prima di esprimere il suo pensiero su quanto deciso e comunicato ieri sera dal Governo Conte sulla divisione "in colori" dell'Italia, con il Piemonte che (insieme a Lombardia, Calabria e Valle d'Aosta) si è scoperta zona Rossa, al top delle restrizioni.
Una notte trascorsa in bianco, a quanto racconta il governatore, che come altri suoi colleghi contesta i criteri utilizzati dall'esecutivo. "Vi confesso che questa notte non ho dormito. Ho passato le ore a rileggere i dati, regione per regione, a cercare di capire come e perché il Governo abbia deciso di usare misure così diverse per situazioni in fondo molto simili. Perché si sia voluto assumere scelte così importanti sulla base di dati vecchi di almeno 10 giorni".
Secondo Cirio, infatti, proprio grazie ai provvedimenti assunti nelle scorse settimane, la situazione in Piemonte sarebbe migliore da quella rappresentata a Roma. E il presidente della Regione non si spiega perché "Il netto miglioramento dell’Rt del Piemonte (sceso nell’ultima settimana grazie alle scelte di prudenza che la Regione aveva già saputo adottare) non sia stato preso in nessuna considerazione. Perché per regioni con situazioni gravi si sia usato un metro diverso".
"Il rispetto delle istituzioni fa parte della mia cultura. Ed io rispetto lo Stato - conclude Cirio -. Ma anche il Piemonte merita rispetto. Lo meritano i piemontesi e le tante aziende che forse non riapriranno. Ed io per loro pretendo dal Governo chiarezza".