Attualità - 20 ottobre 2020, 08:41

Sospesa la conversione della Terapia intensiva di Asti a casi Covid. Al momento saranno dedicati solo due posti

Individuata la clinica Salus di Alessandria come riferimento Covid per il Quadrante, tra oggi e domani attivati posti letti anche per Asti. Al completo il reparto di Malattie infettive

Sospesa la conversione della Terapia intensiva di Asti a casi Covid. Al momento saranno dedicati solo due posti

La notizia, ieri, aveva destato un certo allarme.

Sembrava infatti che fa Regione avesse stabilito che la Terapia intensiva di Asti fosse interamente dedicata ai casi Covid, con l'ovvia conseguenza che altri interventi (chirurgici, cardiologici per esempio), non potessero svolgersi per la mancanza della Rianimazione.

Preoccupazione logica, quindi, tra i medici e cittadini e tra i primi a scendere in campo contrariata, la consigliera di CambiAmo Asti, Angela Quaglia che aveva scritto, tra le altre considerazioni: " ne va della possibilità per gli astigiani di potersi rivolgere ancora all’ospedale Massaja (unica struttura di riferimento) senza la preoccupazione di non poter essere curati come si deve, magari anche dopo un importante intervento chirurgico".

Per fortuna questa evenienza è stata scongiurata, nel pomeriggio infatti, si è tenuto un incontro online tra i vertici della Asl astigiana e il Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive), nel corso del quale si è sospeso il provvedimento.

La Terapia intensiva del Cardinal Massaia ospita due casi Covid, completo al momento il reparto di Malattie infettive, 10 posti in Medicina B.

"Alessandria ha riservato la possibilità - spiegano fonti Asl - di attivare tra oggi e domani dei posti letto in Terapia intensiva presso la clinica Salus, individuata come riferimento Covid per il quadrante Alessandria Asti".

Anche l'astigiano assessore della Giunta Cirio, Marco Gabusi, si era attivato con i vertici regionali per rimarcare che Asti ha un solo ospedale mentre Alessandria cinque.

Betty Martinelli

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