Il 2020 nel suo scorrere spesso nefasto e crudele, ha portato via anche un frammento dell'astigianità più tradizionale, cancellando il Palio.
Amato, odiato, coltivato, a volte sbeffeggiato è indubbiamente una parte importante di una città e una provincia che si trova ora "orfana" del tributo ad un anno di sacrifici, lacrime, fatica, passione.
Il Palio non ci sarà e se molti scrollano le spalle o gioiscono, nei comitati si pensa al futuro senza dimenticare quanto quest'anno avrà cambiato le cose.
UN SILENZIO CHE FA RUMORE
Il Palio che non c'è fa rumore lo stesso. Sono i giorni in cui la città e i 7 comuni partecipanti si sarebbero vestiti a festa, i giorni in cui piazza Alfieri si sarebbe ricoperta di terra e sarebbero spuntate le tribune e la gente si sarebbe disperata per il traffico. Chissà se quest'anno sarà contenta.
Non si discute di cavalli, fantini, accoppiate, qualche bandiera spunta qua e là a dimostrare che il Palio comunque è vivo e i cuori battono, magari frastornati, feriti, incerottati, ma battono.
LE CENE E LE INIZIATIVE
Fortunatamente in molti hanno pensato a iniziative e cene che tengano viva la manifestazione in attesa del Palio 2021.
Dai "Tre giorni biancorossi", al "Weekend gialloblu", alle varie cene propiziatorie, Borghigiano dell'anno, corsi di bandiere e iniziative benefiche, sono già diverse le iniziative in pista per questo settembre che sta per arrivare, orfano di Sagre e Palio, ma con la Douja pronta ad iniziare.
Un settembre strano e "monco", ma che sarà il trampolino di lancio per ripartire più forti di prima e i bellissimi Palii 2020 dipinti da Ottavio Coffano avranno il giusto onore