Continua ad alimentarsi il fuoco delle polemiche attorno alla mostra degli Arazzi Scassa, che, almeno in un primo momento, doveva essere il grande evento culturale del Settembre Astigiano.
Come è ormai noto, però, l'Arazzeria e nello specifico il suo Amministratore unico Massimo Bilotta, ha preso le distanze.
"La notizia di una mostra organizzata in cordata con l’Arazzeria Scassa era stata immediatamente diffusa, senza tuttavia coinvolgerci nella comunicazione. Dopo alcuni contatti iniziali con la Fondazione Asti Musei, non è stato possibile pervenire ad un accordo", aveva scritto Bilotta in una nota stampa ufficiale.
La mostra, da inaugurare il 18 settembre, era stata annunciata per la prima volta dal sindaco di Asti, Maurizio Rasero, nel corso di una diretta Facebook.
"Ma alla fine che rimarrà ad Asti degli annunci di Rasero? L’annuncio con la consueta diretta Facebook, della grande mostra degli Arazzi Scassa ci aveva indotto a pensare che finalmente questa amministrazione lavorasse per valorizzare il patrimonio artistico e artigianale della città", commentano il Gruppo Consiliare e il Circolo Pd Asti.
Da parte del primo cittadino e del presidente della Fondazione Asti Musei, Mario Sacco, la certezza che la mostra sarà pari, se non migliore, a quella di Venezia.
Su questo punto il Pd non sembra essere molto convinto.
"La domanda sorge spontanea: ma è mai possibile fare una mostra di arazzi senza il coinvolgimento dell'Arazzeria Scassa? Vedremo. Non gufiamo, sperando che sia di valore per il bene della nostra città", commentano.
Se il Pd attacca l'attuale amministrazione, accusandola di fare "solo annunci, dirette e promesse elettorali non realizzate", non mancano parole al veleno anche nei confronti degli interventi passati.
"Il progetto del Museo degli Arazzi Scassa proposto nel 2015 fu fortemente contestato dalle opposizioni che non si fecero problemi a denunciare, in modo pretestuoso e fazioso, gli ingiustificati privilegi che il Comune avrebbe elargito al grande artista a fronte della donazione di 18 arazzi più altri in comodato gratuito, alla città. In quell’occasione alcuni consiglieri di minoranza arrivarono a paragonare gli arazzi Scassa a dei volgari tappeti da mercato", ricordano dal Pd.
Dal Pd arriva il lamento per una confusione eccessiva nella gestione degli eventi.
"Anche su una mostra questa amministrazione riesce a far un annuncio di portata mondiale che corrisponde anche ad una figuraccia a livello mondiale", concludono.