In genere è così: la gallina che canta ha fatto l'uovo! Il sindaco Rasero questa volta è caduto nella trappola e si é tradito da solo...
Con una interrogazione parlamentare M5S è stato sollevato in maniera legittima l'annoso problema di lottizzazione delle nomine, dubbia competenza nelle banche e fondazioni, curriculum non valutati adeguatamente, rispetto delle direttive della banca europea… Tutto ciò senza MAI nominare il Sindaco che in teoria dovrebbe fare quello e basta.
Succede invece che a sorpresa proprio lui per primo sbotta e in maniera scomposta per due sere lancia invettive e pesanti offese per delegittimare chi osa mettere in discussione lo status quo e per difendersi (in maniera esilarante, da nessuna accusa ufficiale) ripetendo a più riprese che lui non ha deciso niente, né nella Banca né in Fondazione. Come dicevano i latini "excusatio non petita..."
Anche i contenuti della sua nervosa reazione sono illuminanti.
Siccome c'é il Covid, lascia intendere Rasero, tutto il resto non conta più, bisogna stare tutti zitti, né fare interrogazioni, accessi atti. Lasciar manovrare serenamente chi, impegnato giorno e notte, sta lottando per noi contro il virus. La verità è che proprio durante il periodo più duro del Covid, nel silenzio generale, con la gente distratta dalle storielle ed intimorita dai dati che venivano raccontati, si son decise e spartite le cariche di banche e fondazioni… Le sue parole oggi sono demagogia ed ipocrisia pura, senza vergogna.
E poi cita i requisiti stringentissimi che la banca europea e le banche centrali han posto... forse non ha capito che son proprio quelli che stanno alla base delle interpellanze… Difende anche il suo socio di maggioranza Galvagno divenuto presidente a suo dire non certo per motivi politici, assolutamente no (quindi, per deduzione, grazie a specifiche e notorie competenze bancarie). Ognuno é libero di trarre le conclusioni che vuole da tali affermazioni...
E ancora, il solito sindaco non può fare a meno di ammettere neppure che un suo amico finanziatore della campagna elettorale ha ricevuto anch'esso una carica (sempre ovviamente per puro merito) ma, ammonisce piccato, non bisogna andare a cercare questi collegamenti, si perde solo tempo.
Bene, un motivo in più per farlo.
E infine dal suo piedistallo fa la morale su cosa han fatto nel passato gli altri. Proprio da chi nel suo curriculum può inserire incarichi di assessore mai portati a termine, lauti gettoni di presenze in cda vari e pure un salvataggio per prescrizione ricevuta. Dica lui, sempre ben remunerato, cosa ha fatto di utile e concreto per i cittadini.
In generale questo suo inaspettato, gratuito e incattivito intervento da avvocato difensore di se stesso e di altri fa sorgere molti dubbi o conferma alcune certezze già note. Fate voi...
Massimo Cerruti – Capogruppo M5S in Consiglio comunale