Politica - 17 luglio 2020, 13:31

Le recenti nomine della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti sotto la lente del Movimento 5 Stelle

Il deputato astigiano Paolo Romano, ha presentato un'interrogazione al Ministero dell'Economia e Finanze

Le recenti nomine della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti sotto la lente del Movimento 5 Stelle

Le nomine della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti (il 15 giugno Mario Sacco è stato rieletto alla presidenza per 10 voti contro i 4 ottenuti dalla parlamentare Maria Teresa Armosino), finiscono sotto la lente di ingrandimento del Movimento 5 Stelle di Asti che, tramite il deputato Paolo Romano ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministero dell'Economia e delle Finanze.

L'interrogazione, datata 9 luglio, spiega che, in occasione della elezione per la carica di presidente, sono stati presentati il curriculum del presidente uscente, Mario Sacco e quello dell'avvocato ed ex Sottosegretario alle Finanze Maria Teresa Armosino.

"Non prevedendo le Statuto della Fondazione - spiega Romano - la presentazione di programmi, la votazione doveva evidentemente avvenire sulla disamina dei curriculum e della loro comparazione sulla scorta di competenze specifiche, titoli di studio e professionali e dell'esperienza maturata".

Secondo l'onorevole Romano, la situazione è "degenerata e servirebbero provvedimenti. Per questo abbiamo chiesto ai ministri competenti un commissariamento".

Secondo l'onorevole astigiano e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, il curriculum dell'Armosino "pur essendo politicamente molto distante da noi, è più meritevole rispetto a quello di Sacco che non è laureato ma ragioniere".

"Eppure il Consiglio di indirizzo si espresso a favore di quest'ultimo, perché?"

L'onorevole Paolo Romano, che ha indetto una conferenza stampa nello studio di Alberto Pasta, legale del Movimento, cui era presente anche Massimo Cerruti, capogruppo in Comune, ha sottolineato che Sacco è anche vicepresidente della Ream Sgr, costituita da Fondazioni Bancarie piemontesi, specializzata nell’istituzione e gestione di Fondi di Investimento Alternativi Immobiliari, iscritta all’albo della Banca d’Italia.

"La Ream si occupa anche di social housing, essendo Sacco anche presidente di Confcooperative Asti e Alessandria e vicepresidente di Confcooperative nazionale, si ravvisa un'incompatibilità tra incarichi".

Non solo Mario Sacco nel mirino del Movimento ma anche un'incompatibilità del vicepresidente Sergio Ebarnabo. "L'articolo 8 dello Statuto della Fondazione prevede che non possano ricoprire la carica di componente gli Organi di indirizzo, amministrazione e controllo, segretari di partito politico. A noi risulta che Ebarnabo sia il referente provinciale di Fratelli d'Italia. Un'incompatibilità evidente ma non rilevata".

"Lo diciamo da tempo - chiosa l'avvocato Alberto Pasta, vero mattatore della conferenza stampa - le nomine non si basano su competenza e professionalità ma pura lottizzazione, altro che 'politica del fare'. E non è neppure un mistero che all'interno del Consiglio siedano finanziatori del sindaco Rasero".

Il Movimento chiede di accendere i fari sui conflitti di interesse: "Servono qualifiche elevate , trasparenza e meno incarichi".

L'avvocato Pasta segnala che sull'home page del sito di Banca d'Italia a firma del governatore Visco, c'è una sanzione di 186.000 euro comminata a marzo alla Banca di Asi per " carenze nell’organizzazione, nei controlli interni e nel processo del credito"

Massimo Cerruti, oltre ad accogliere favorevolmente l'iniziativa de parlamentare astigiano spiega di aver sottoscritto e inviato proprio alla Banca d'Italia, settore vigilanza ben 4 esposti.

"Il primo il 21 marzo con l'invito a controllare che la nomina del CDA della Fondazione rispondesse ad elevate caratteristiche. C'erano curriculum a livello europeo con grandi competenze che non sono stati presi in considerazione.

Il secondo esposto il 6 aprile, il terzo il 18 per protestare e vigilare sulla presidenza di Giorgio Galvagno alla Banca. A proposito di conflitto di interesse, condiziona tutta la politica locale, perché è alla presidenza? L'ultimo esposto è di qualche settimana fa speriamo ci ascoltino"

E poi l'affondo finale sui finanziamenti alla campagna elettorale del sindaco Rasero "Stefano Sesia, presidente del collegio sindacale della Banca d'Asti, dopo un trascorso in Fondazione e a Pitagora è uno dei principali finanziatori della campagna elettorale di Rasero e Piacenza siede nel collegio sindacale della Fondazione, un tassello non irrilevante".

Betty Martinelli


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