“Da luglio e fino al 5-6 settembre, Asti ospiterà oltre 50 serate, ma domenica 6 settembre non si correrà il Palio”
Lo ha annunciato poco fa – dialogando con i giornalisti al termine dell’incontro in Provincia per discutere con la Regione l’eventuale svolgimento di alcune delle manifestazioni del Settembre Astigiano – il sindaco di Asti Maurizio Rasero.
Specificando che “Il Palio viene annullato, ma l’Amministrazione è pronta a confrontarsi con la Regione per eventualmente organizzarlo da una settimana all’altra, magari a pochi giorni dal passaggio del Giro d’Italia nell’Astigiano”.
Passaggio, in ottobre, della ‘carovana Rosa’ confermato anche dal vicepresidente della Regione Fabio Carosso.
UNA DOUJA 'ESTESA' E INEDITA
Conseguentemente, venendo meno Palio e Sagre, ufficialmente annullate la scorsa settimana, gran parte dell’attenzione si focalizzerà sulla ‘Douja d’Or’ che naturalmente dovrà necessariamente svilupparsi secondo un copione differente rispetto quello abituale.
“Questa giornata mi vede soddisfatto – ha commentato il vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Carosso – dopo giorni di braccio di ferro, oggi siamo riusciti a trovare punto di incontro e il settembre sarà molto attivo. Non c'è ancora nulla di preciso ma la Douja ci sarà, diversa come siamo stati abituati a vederla ma ci sarà. Sarà una manifestazione attenta al marketing del nostro territorio, che coinvolgerà le aziende. La prossima settimana si svolgerà una riunione tecnica per organizzarla al meglio: arriviamo da tre mesi di grande crisi che hanno messo in difficoltà tante persone, per cui è necessario riattivare l’economia e le manifestazioni sono appunto economia”.
IMPRESE E TURISMO AL CENTRO DELL'ATTENZIONE
Concetto ripreso anche dal presidente della Camera di Commercio Erminio Renato Goria, che nel suo intervento ha rimarcato di aver “pensato soprattutto alle imprese” che, con il turismo, saranno gli ambiti maggiormente interessati da questa ‘nuova Douja’ per ora solo bozzata.
“Sarà una manifestazione, più estesa degli anni scorsi, tra innovazione e tradizione – ha aggiunto Goria – Non mancheranno i menu d’autore e gli aperitivi della Douja e, grazie ad un accordo con i ristoratori, questi ultimi potranno promuovere i loro piatti e i vini della Douja nell’arco di tutto il mese. Inoltre, tramite l’Onav, faremo conoscere il più possibile cantine e territori. Non ci saranno, invece, il Concorso ed i premiati: nel corso della cerimonia iniziale, che si svolgerà al Teatro Alfieri, premieremo gli Oscar della Douja degli ultimi 5 anni”.
“Vogliamo spingere anche sulle eccellenze di pasticceria collegate al vino – ha concluso il presidente Goria – Svilupperemo un progetto con Ascom, finalizzato a formare i locali che somministrano i vini per spingere maggiormente i prodotti locali. I consorzi organizzeranno manifestazioni nelle piazze e ci sarà una cantina della Douja, che andrà reinventata. Ma Asti deve rimanere la capitale del vino”.
“Alla luce della cancellazione delle Sagre, si lavorerà per qualcosa di diverso – ha confermato il presidente della Provincia Paolo Lanfranco – Coinvolgendo tutte le attività della città in un weekend che andrà identificato e con la massima collaborazione di Comuni e Pro loco. Non vogliamo cancellare del tutto un momento importante della cultura astigiana”.
“In un momento di forte crisi, abbiamo pensato al rilancio – ha aggiunto Mario Sacco, recentemente riconfermato presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e della Fondazione Asti Musei – Vino, territorio e cultura e allora, dopo quelle dedicate a Chagall e Monet, abbiamo voluto organizzare una esposizione che valorizzi gli arazzi Scassa che hanno avuto grande successo a Venezia: perché non pensare al nostro grande artista del territorio?”