"La polemica non mi interessa, ci sono circostanze dove è importante dare voce a delle istanze".
Maria Teresa Armosino risponde con decisione al presidente, riconfermato, della Fondazione CrAsti, Mario Sacco che, dopo la sua elezione, ci aveva detto "Mi dà l'impressione che sia stata messa su da alcuni 'personaggi in cerca d'autore', non una questione istituzionale ma un mix tra il personale e politico".
L'affermazione del noto avvocato, già presidente della Provincia di Asti ed ex parlamentare del governo Berlusconi, deriva dal fatto della sua candidatura "improvvisa" alla presidenza della Fondazione (Sacco ha vinto per 10 voti a 4) e le successive dichiarazioni di Sacco.
"Ci sono punti di vista diversi, è chiaro che quando leggo che io mi sarei fatta usare, sono costretta a chiarire. Anche la storia personale deve essere rivendicata, altrimenti ci si presta a strumentalizzazioni non opportune".
VOLUTA DA ALCUNE CATEGORIE PRODUTTIVE
La discesa in campo di Armosino è stata voluta da alcune categorie produttive che, con lei, avevano l'esigenza di cambiare alcuni equilibri.
"Credo ci sia esigenza di una maggior partecipazione, so benissimo chi è chiamato a votare, volevo solo dire che c'è una parte di società che non la pensa allo stesso modo, cerchiamo di dare spazio e capacità di ascolto ad un maggior numero di istanze a prescindere dalla collocazione. Io ho messo a disposizione la mia professionalità. Non è una battaglia personale".
IL LOCKDOWN SERVITO PER RIFLETTERE
Maria Teresa Armosino, avvocato a Torino, dove ha uno studio, in questo periodo, oltre al lavoro si dedica al suo nipotino appena arrivato da Roma. "Ho avuto, durante il lockdown molto tempo per leggere e riflettere anche sul nostro territorio".
SI' AL SETTEMBRE ASTIGIANO
E sul Settembre Astigiano su cui la città si sta interrogando molto in questi giorni dice:"In questo periodo ho vissuto male percependo che per la sicurezza si è tolta la libertà, ero e sono molto preoccupata per gli effetti devastanti sotto il profilo economico. Credo che l'impegno debba essere quello di avviare e dare vita a progetti, tutte le attività che si possono fare sono le benvenute. Occorre ripartire, non si deve restare indietro, con consapevolezza, certo, ma bisogna darsi da fare per ripartire".
PARTECIPAZIONE E IDEE INNOVATIVE
L'invito della ex parlamentare quindi è quello di provarci tutti insieme. "Con le menti migliori e la partecipazione di tutti, occore provarci, servono idee innovative per far parlare di eventi e del territorio e per portare persone. Il blocco ha determinato anche il dubbio sulla ripresa. La vita è una continua sfida, credo si debba fare tutto quello che si riesce, con modalità diverse da prima, indubbiamente. Credo che oggi ci sia una diversa capacità di approccio anche sanitario".