- 07 maggio 2020, 17:05

"Buona idea il recupero del Maina per i Covid, ma servono protocolli rigidi di sicurezza, per ospiti e lavoratori"

A parlare è Mario Malandrone per Ambiente Asti. "Icardi e Rasero litigano in assenza di una visione strategica e intanto l'ospedale va in sofferenza"

"Buona idea il recupero del Maina per i Covid, ma servono protocolli rigidi di sicurezza, per ospiti e lavoratori"

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Ambiente Asti, in merito alla gestione dell'emergenza da Covid-19.

A proposito del dibattito che si è suscitato sulla proposta della CGIL ad ASTI, sul recupero di un'ala del grande complesso del Maina per ricoveri post covid, riteniamo che sia utile perchè permette anche il recupero futuro di una porzione importante di edifici pubblici.

Inoltre viene dichiarato che "vi saranno entrate separate, reparti attrezzati, spazi circoscritti, possibilità di creare reparti isolati anche il personale sarebbe dedicato solo a questo tipo di pazienti, non entrando in contatto con altriospiti della Casa di riposo".

Su questo come Ambiente Asti insistiamo su protocolli rigidi di sicurezza a tutela degli ospiti anziani della casa di riposo e che tutelino i lavoratori. Il personale anche e soprattutto il più generico, come gli addetti alle pulizie, non deve assolutamente poter girare da una parte all'altra.

Questa precisazione, anche se la CGIL lo ha dichiarato nella sua proposta, è essenziale visti i disastri in molte RSA del territorio.

Merita inoltre una riflessione lo scenario che si delinea nei rapporti tra forze politiche e società civile.

Che una proposta arrivi da un sindacato, non è strano. Che invece si assista al litigio Icardi, Rasero può sembrarlo. Ognuno dei due rivendica lavoro fatto, OGR Icardi, accordo con ex Clinica San Giuseppe e lavori per mettere a norma la situazione il sindaco Rasero.

Quindi come lista siamo chiamati a dire cosa pensiamo. È chiaro che la gestione emergenza da parte dell'assessore Icardi non ha brillato, anzi. Verrebbe quindi da dire, bravo sindaco e in parte si è pure tentati di farlo. Da persona che milita a sinistra, beh, quale occasione più ghiotta di due realtà di destra che litigano. Ci si chiede perchè non sia avvenuto prima, viste le mille falle da parte della Regione e quindi anche dall'assessore Icardi.

Ma quello a cui assistiamo è un litigio in assenza di visione strategica e intanto l'ospedale va in sofferenza. Occorre dire che si è cercata in emergenza (anche giustamente) la via più semplice, che certo va attuata, ma riteniamo che per una visione di futuro si dovrebbe anche pensare a un progetto che abbia al centro il futuro della città e la "persona".

Se si avesse avuta una visione di città la proposta fatta dalla CGIL, sarebbe stata fatta delle forze politiche che governano la nostra città.

Ben venga quindi una proposta della società civile, perchè va a ridisegnare in una chiave spendibile anche in futuro un piccolo primo tassello.

In questi giorni lo stesso sindaco si è dichiarato disponibile ad accogliere idee per il futuro di Asti. Ecco, ci sembra una prima importante occasione per passare dalle intenzioni ai fatti.

Questo sarebbe davvero un segnale verso una partecipazione alla nuova Asti dopo il Covid, un segnale poi replicabile in tutti gli aspetti (scuola, mobilità, misure economiche, povertà, ambiente), che ridisegnano una città capace di uscire da una crisi come questa e di farlo insieme.

Ci auguriamo che l'amministrazione, così delusa dal dialogo con la Regione, guardi verso le proposte della società civile, ricca di idee. 

Mario Malandrone, Ambiente Asti

Al direttore

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU