Attualità | 28 aprile 2025, 12:27

Portacomaro, monta la polemica sul parco del Pollaro: Sequs denuncia il disboscamento, il sindaco Balliano replica: "Intervento necessario per sicurezza e rinascita"

L'associazione ambientalista parla di "scempio" su area pubblica, ma il primo cittadino precisa: "Solo pulizia di piante secche e infestanti, il vero obiettivo è restituire il parco alla comunità".

Le immagini del parco del Pollaro

Le immagini del parco del Pollaro

A Portacomaro scoppia il caso parco del Pollaro. Sequs, associazione impegnata nella tutela ambientale, ha denunciato pubblicamente quello che definisce "un fatto gravissimo", parlando senza mezzi termini di "distruzione" di un'area verde di circa 35 mila metri quadrati di proprietà comunale. Un intervento che, secondo la loro ricostruzione, avrebbe compromesso irrimediabilmente un parco storico piantumato negli anni '90 con oltre 400 essenze pregiate grazie a un importante investimento pubblico.

Nel mirino dell'associazione non solo l'entità dei lavori eseguiti il 24 aprile da una ditta privata su incarico del Comune, ma anche le modalità e i tempi dell'intervento. Sequs sottolinea come i termini legali per il taglio degli alberi siano scaduti il 15 aprile e chiede con forza l'immediato blocco dei lavori, oltre a spiegazioni puntuali su chi abbia autorizzato l'operazione, con quali atti amministrativi e quali obiettivi. Non solo: si riserva di ricorrere a tutte le autorità competenti per ottenere il ripristino dello stato originario e per l'accertamento di eventuali danni ambientali e patrimoniali.

La replica del sindaco

Una denuncia che ha subito trovato la replica del sindaco Alessandro Balliano, che ha voluto chiarire punto per punto la posizione dell'amministrazione. "Le cose non stanno affatto come viene raccontato," ha dichiarato il primo cittadino in una lunga conversazione. "Non si è trattato della distruzione di 35 mila metri quadrati di parco, ma di un intervento mirato su circa 1.000-1.500 metri quadrati. Abbiamo rimosso alberi secchi, infestanti e pericolanti, piante cresciute senza alcuna gestione che, nei recenti temporali, hanno già causato danni alla linea elettrica."

Balliano ha spiegato che l'area interessata era ormai diventata impenetrabile, invasa da pioppi tremoli "ad alta crescita e molto fragili" che avevano compromesso anche la sopravvivenza delle poche essenze originarie rimaste. "La manutenzione è stata trascurata per anni, e ora vogliamo rimettere mano seriamente al parco del Pollaro. Non per distruggere, ma per restituire ai cittadini un luogo sicuro e accogliente dove i bambini possano tornare a giocare e dove riattivare anche il campo da tennis."

Quanto ai tempi dell'intervento, il sindaco ha ribadito che l'azione è stata pianificata da tempo, scaturita da problemi di sicurezza già emersi anni fa. "Sappiamo bene che il periodo ordinario per la manutenzione arborea è scaduto," ha riconosciuto, "ma la normativa consente di intervenire anche fuori stagione per motivi di pubblica sicurezza."

Infine, Balliano ha risposto anche sul piano personale alle accuse di superficialità nella gestione ambientale: "Da vent'anni lavoro nel settore ambientale, ho un'azienda agricola condotta senza uso di chimica pesante. Ho sempre promosso una gestione sostenibile anche nelle scelte amministrative. Siamo ben lontani dall'immagine che si vuole dare di noi."

Resta dunque alta la tensione tra l'amministrazione comunale e l'associazione ambientalista, che oltre a chiedere il blocco immediato dei lavori, ha invocato un confronto pubblico con gli amministratori. "La gestione dell’ambiente è una cosa seria, incardinata in precise norme e regolamenti," ha ribadito Sequs. 

Un invito, quello al dialogo, che potrebbe forse offrire una via d’uscita più serena a una polemica destinata, altrimenti, ad accendersi ulteriormente.

Alessandro Franco

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
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