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Attualità | 26 aprile 2025, 08:55

Ha compiuto 107 anni il maresciallo Renato Quaglia, il Carabiniere più anziano d'Italia. Aveva concluso il suo servizio tra Canelli e Asti [FOTO E VIDEO]

Venerdì 25 aprile, a Garessio presso l'Opera Pia Garelli dove è ospite da alcuni anni, la festa con parenti, personale, amici e rappresentanti dell'Arma

Ha percorso oltre un secolo di storia il maresciallo Renato Quaglia che venerdì 25 aprile ha compiuto 107 anni. 

Il suo segreto? Mantenersi informato, allenare la memoria e, come ci aveva detto in un'intervista lo scorso anno: "affrontare la vita un poco alla volta, pensando che a volte davvero non tutto il male viene per nuocere". 

Nato nel 1918, nel piccolo paese di Cerrina Monferrato, in provincia di Alessandria, il signor Quaglia da giovanissimo si arruolò nei Carabinieri Reali, prestando servizio prima al palazzo reale di Torino come guardia a cavallo e poi, scoppiata la guerra, all'estero, prima in Grecia e poi in Germania, dove venne internato in un campo di lavoro. Prestò poi servizio dopo la guerra a Pollenzo e nella compagnia di Alba, concludendo la sua carriera tra Canelli e Asti.

A festeggiarlo, insieme alla famiglie, gli amici, il personale e l'amministrazione dell'Opera Pia, il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri di Roma tramite il Comandante Provinciale di Cuneo, colonnello Marco Piras, la Comandante della Compagnia di Mondovì, capitano Francesca Borelli, insieme al Comandante della Stazione di Garessio maresciallo Pierluigi Maglie, i rappresentanti dell'Associazione Carabinieri in congedo e il sindaco Luciano Sciandra.

Lo scorso novembre Garessio, paese che ha da sempre nel cuore, per volere dell'amministrazione comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria: “a dimostrazione del suo radicato legame con la comunità garessina. A testimonianza di profonda stima, come uomo e rappresentante dello Stato, esempio e orgoglio d’Italia per l’attaccamento alla sua divisa e la fierezza di sentirsi ancora carabiniere: una lezione di vita che è al contempo una epica ricostruzione storica del passato". 

Oltre a ricordare perfettamente date e dettagli della sua vita e della sua esperienza al fronte, che ha narrato in un libro di memorie scritto con la sua macchina da scrivere, , il signor Quaglia parla ancora greco e tedesco, lingue apprese sul campo. 

Di seguito vi riproponiamo la video intervista registrata nel 2024:


 

Arianna Pronesti

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