Attualità - 25 aprile 2025, 06:00

25 aprile: sempre e per sempre dalla parte della libertà, anche nei giorni del cordoglio

L’Astigiano celebra l’80° anniversario della Liberazione in un clima di raccoglimento nazionale. Oggi le cerimonie si svolgono nel segno del lutto per Papa Francesco, e nell'astigiano nel ricordo di Paolo Monticone

È un 25 aprile dal sapore particolare quello che l’Italia intera, e l’Astigiano in particolare, si appresta a vivere. Ottant’anni fa, la fine dell’occupazione nazifascista e la rinascita democratica del Paese. Oggi, quella memoria collettiva si intreccia con un dolore condiviso: il lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, pontefice amato e figura vicina anche al cuore degli astigiani. Una commemorazione, quindi, che pur mantenendo viva la fiaccola della Resistenza, si tinge di toni più sobri, nel rispetto del momento storico.

Nell’Astigiano, il ricordo della Liberazione si accompagna a quello di un’altra figura simbolo per il territorio: Paolo Monticone, storico presidente dell’ANPI, recentemente scomparso. Una doppia perdita che segna profondamente il tessuto civile e culturale della comunità locale, pronta a ritrovarsi in piazza, nei cimiteri, nei boschi partigiani, ma con passo più lieve, voce più sommessa, cuore altrettanto saldo.

Le iniziative non mancano. Il programma del Comune di Asti, fitto e sentito,inizierà  questa mattina al Sacrario dei Caduti con la Messa officiata dal vescovo emerito Ravinale. A seguire, cortei e deposizioni floreali nei luoghi della memoria, l’orazione ufficiale in piazza San Secondo dell’ex procuratore Alberto Perduca, e la partecipazione attiva delle scuole con letture dedicate ai deportati. La mostra “Disegnare la libertà”, allestita nei locali della Fondazione Giovanni Goria, aggiunge un tocco artistico a questo viaggio nella memoria collettiva, offrendo uno sguardo emozionante su ottant’anni di cammino democratico.

Anche il resto della provincia non è da meno.  A Canelli, una serie di eventi si snoderà fino a maggio, tra mostre, spettacoli teatrali e passeggiate partigiane. A Nizza Monferrato, si riflette sul totalitarismo con un incontro dedicato ad Hannah Arendt, mentre Villafranca affida ai giovani il compito di rinnovare il significato della Libertà, partendo dalla figura del partigiano Luigi Capriolo.

Il dettaglio completo delle commemorazioni sul territorio è disponibile nell’articolo dedicato su La Voce di Asti, che raccoglie gli appuntamenti di tutti i Comuni coinvolti.

In un anno così denso di emozioni, l’Astigiano non si tira indietro. Celebra, sì, ma con sobrietà . Ricorda, sì, ma con silenziosa gratitudine. Perché il 25 aprile resta, comunque e sempre, il giorno in cui si sceglie da che parte stare. Anche in lutto, anche in raccoglimento. 

Ma sempre dalla parte della libertà.