Sono molte le curiosità racchiuse nell’opera di Davide Chiolero, storico e scrittore di Cortazzone, intervistato da poco anche nel programma di Rai Storia: “Scritto, letto, detto”.
All’interno del suo volume “Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero” Chiolero ripercorre i passi della cucina e dell’alimentazione medievale dell’Europa Occidentale, in particolare dal XIII al XV secolo.
“Tutto è iniziato quando le docenti della mia vecchia scuola alberghiera, l’IIS Giolitti di Torino, mi hanno chiesto di realizzare una serie di dispense sui convegni che tenevo con gli alunni, in cui parlavo della storia della cucina medievale. È stato durante la rievocazione storica di Pavia: La Città delle cento torri, che mi è venuta l’idea di rielaborarle - introduce Chiolero - è venuto fuori un articolo di nove pagine che ho pubblicato su Accademia.edu, una piattaforma accessibile a tutti, utilizzata principalmente da studiosi. È stato tramite questo sito che Roberto Russo, l’editore di Graphé Edizioni con cui il libro oggi è pubblicato nella collana Parva, ha potuto leggere l’elaborato. Ciò che avevo scritto gli è piaciuto così tanto che mi ha contattato, proponendomi di elaborare un saggio breve sull’argomento, che fosse semplice da capire anche per chi non sia già un esperto”.
Sono presenti, infatti, in commercio alcuni saggi sull’argomento, ma, come spiega lo storico, sono tutti volumi più corposi.
Il libro scritto da Chiolero è composto, invece, da 67 pagine, suddiviso in 3 capitoli principali in cui si estendono alcuni sottocapitoli.
All’interno del suo scritto non si trovano ricette, ma la storia della cucina e dell’alimentazione dell’aristocrazia del medioevo come fattore culturale e sociale. Si racconta di come questa pratica si sia evoluta in mille anni di storia, quali punti siano rimasti saldi nel corso del tempo e si analizzano, poi, la cucina e l’alimentazione sia dal punto di vista liturgico, che medicinale.
“Non si parla di cucina povera, perché, purtroppo, le fonti sono molto poche. Ho analizzato, quindi, la cucina dell’aristocrazia di cui sono state lasciate numerose fonti scritte”.
Chiolero non dimentica, all’interno della sua opera, di sfatare alcuni falsi miti: “Alcuni pensano, per esempio, che le spezie venissero usate per coprire il gusto di avariato degli alimenti, che non è assolutamente vero. Le spezie erano un prodotto di lusso e venivano utilizzate per ostentare ricchezza. Spesso ci si immagina la cucina medievale con il maiale sullo spiedo e il pentolone nel quale sobbollono zuppe di legumi. In realtà era molto più complesso di così”.
Se le minestre erano ampiamente consumate dalla fascia meno abbiente della popolazione, i ricchi potevano permettersi dei banchetti incredibili, racconta lo storico.
“Negli ultimi secoli del medioevo si è raggiunta una raffinatezza che lascia stupefatti. C'erano delle sculture enormi fatte di cristalli di zucchero, addirittura delle torri sulle quali salivano i cavalieri e combattevano per fare spettacolo. Il banchetto stesso e il cibo erano uno spettacolo all'interno dello spettacolo”.
Chiolero ci svela, inoltre, altre curiosità, per esempio la nascita del prosciutto crudo come lo conosciamo oggi e dei formaggi, che erano alimenti già presenti all’epoca sulle tavole delle classi più povere. Ci racconta anche della nascita del famoso abbinamento: prosciutto e melone, inventato, invece, dalle classi medievali più ricche.
“I metodi di conservazione più comuni erano la salagione e l’essiccatura, anche se i ricchi mangiavano praticamente solo cibi freschi. Era necessità dei poveri, infatti, conservare il cibo per poterlo consumare durante i periodi più duri, come siccità e carestie”.
Davide Chiolero ha già all’attivo due pubblicazioni, ordinabili online e in libreria: I Vichinghi e la morte, edito dal Cerchio Edizioni nel 2021 e Il Bestiario del Trèsor, edito dal Cerchio nel 2022. Chiolero, oltre ad essere storico e scrittore, è anche, da diversi anni, istruttore di scherma storica e consulente storico medievale all’interno dell’A.S.D. Il Contemezzocuore di Cortazzone (AT), associazione che si occupa di ricostruzione storica medievale. Attualmente sta per conseguire una seconda laurea magistrale in Archeologia e Storia Antica, che va a sommarsi alla precedente laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguita nel 2020.
"Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero” , edito da Graphé Edizioni nel 2025 e recensito dallo storico Riccardo Pasqualin, è disponibile in tutte le principali librerie fisiche e online. Chiolero ha presentato la opera, oltre che in radio, anche su Rai Storia, nella puntata 54 del programma “Scritto, Detto, Letto”. Una presentazione del suo libro sarà fatta anche a TG 2 Eat Parade, venerdì 25 aprile alle 13.30, con una replica venerdì 2 maggio, intorno alle 5.30 di mattina. L’intervista a “Scritto, Detto, Letto” e la presentazione su TG 2 Eat Parade saranno disponibili, sia in diretta che in differita, anche su RaiPlay.
Per chi volesse conoscerlo, Chiolero terrà una conferenza sull’alimentazione e sulla cucina del medioevo il 12 giugno a Ciriè, presso la rievocazione a tema medievale “La spada nella rocca”, come parte introduttiva alla manifestazione.