Anche oggi la Chiesa di Asti continua a pregare per Papa Francesco, traslato questa mattina nella Basilica di San Pietro dove i fedeli di tutto il mondo stanno rendendo omaggio alla sua memoria.
Nella serata di ieri, martedì 22 aprile, una numerosa comunità di fedeli si è riunita nel Santuario della Beata Vergine del Portone per una veglia di preghiera intensa e partecipata. Il Rosario e la meditazione di alcuni insegnamenti del Pontefice hanno scandito un momento di profonda spiritualità, vissuto in comunione con la Chiesa universale.
Questa sera, mercoledì 23 aprile alle ore 21, la Cattedrale di Asti ospiterà una solenne Celebrazione Eucaristica in suffragio, presieduta dal vescovo Marco Prastaro, alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare per ricordare e affidare a Dio l’anima del Santo Padre.
Ulteriori Messe in memoria di Papa Francesco si stanno svolgendo anche nelle comunità legate alle sue origini familiari: domani, giovedì 24 aprile, alle 21, nella parrocchia di Pratomorone e venerdì, alle 9, nella chiesa di Tigliole. Rosario ieri a Portacomaro, paese natale della sua famiglia, dove vive la cugina Carla.
L’eredità di Papa Francesco è viva ad Asti
L’eredità spirituale e pastorale di Papa Francesco continua a vivere in modo concreto ad Asti. Il 20 novembre 2023, a un anno esatto dalla storica visita del Pontefice nella sua terra d’origine, è stato inaugurato l’ambulatorio “Fratelli tutti”, un’opera fortemente voluta dalla Diocesi di Asti per offrire assistenza sanitaria gratuita ai più poveri, nel segno della fraternità evangelica.
Situato in via Giobert 56, l’ambulatorio è frutto dell’impegno volontario di medici, infermieri e operatori sociosanitari che mettono le proprie competenze a disposizione di chi non ha accesso alle cure. L’iniziativa è rivolta alle persone con ISEE pari o inferiore a 9.000 euro, segnalate dai centri di ascolto della Caritas.
L’ambulatorio offre servizi in diverse specializzazioni mediche: cardiologia, pediatria, chirurgia generale, ortopedia, malattie infettive, terapia antalgica, pneumologia, otorinolaringoiatria, medicina interna, medicina generale, psichiatria, urologia, dietologia e odontoiatria.
Alla cerimonia d’inaugurazione era presente il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, oggi indicato tra i papabili nel prossimo conclave. Nel suo intervento, il cardinale sottolineò il valore di questo progetto come risposta concreta alla “pandemia della povertà”.
“Quello che inauguriamo oggi è ‘quel pezzo di più’ che serve a tutti noi per costruire la pace e a sconfiggere la pandemia della povertà. Questa è la Chiesa: il nome di questo ambulatorio farà piacere al vostro concittadino Francesco, che ci ha aiutato a vedere e a sentire con occhi diversi.”
Con parole forti e incisive, Zuppi aveva ricordato che anche la povertà è una pandemia che si cronicizza e che va contrastata con alleanze concrete, come quella realizzata ad Asti: “Ognuno sta mettendo a disposizione le proprie competenze per mettere a segno una piccola sconfitta per la povertà.”
L’ambulatorio “Fratelli tutti” è oggi uno dei simboli più tangibili dell’eredità lasciata da Papa Francesco ad Asti, un’eredità che continua a generare speranza e fraternità.
Registro di condoglianze
In prefettura, ad Asti, è stata disposta l'apertura di un registro di condoglianze per i cittadini che desiderino manifestare in forma diretta il proprio cordoglio per la del sommo Pontefice. Il suddetto registro sarà a disposizione della cittadinanza nei giorni 23 e 24 aprile dalle 7,30 alle 18,30 e nei giorni 25 e 26 aprile dalle 8 alle 13.