Si è conclusa ieri sera l'emergenza idrogeologica che dal 16 aprile ha colpito vaste aree del Piemonte, con particolare gravità nelle province di Asti, Cuneo, Vercelli e Torino. Il Coordinamento Regionale di Protezione Civile ha mobilitato 1.989 volontari, impegnati per 21.064 ore di lavoro, per fronteggiare frane, esondazioni e allagamenti.
Il bilancio dell'emergenza
L'evento ha provocato oltre 500 frane e l'esondazione di numerosi corsi d'acqua, con allagamenti diffusi in decine di comuni. Le squadre di volontariato, coordinate dalla sala operativa regionale, hanno lavorato senza sosta con: 200 mezzi tra automezzi e attrezzature speciali, motopompe e idrovore ad alta capacità e mezzi movimento terra e fuoristrada
L'organizzazione degli interventi
I volontari hanno operato in stretta collaborazione con Regione e amministrazioni locali, concentrandosi su: monitoraggio del territorio, Ripristino di strade e abitazioni e supporto logistico attraverso i presidi territoriali
Questi ultimi, presenti in tutte e otto le province, si sono rivelati fondamentali per gestire le operazioni di soccorso in tempo reale.
"Grazie alla professionalità e alla tempestività dei volontari, abbiamo limitato i danni e garantito sicurezza alla popolazione", ha dichiarato un portavoce della Protezione Civile regionale.
Ora l'attenzione si sposta sulla verifica dei danni e sulla ricostruzione, con particolare riguardo alle aree più colpite. Le autorità regionali assicurano che verranno attivati tutti i canali necessari per sostenere i territori nel recupero.