Voce al diritto - 19 aprile 2025, 07:45

Condominio e spese legali: quando la legge impone la divisione millesimale

“Buongiorno avvocato,

abito in un Condominio e recentemente ho scoperto che un mio vicino ha ricevuto una raccomandata da un avvocato per non aver pagato quanto dovuto.

Dopo aver preso visione dell’ultimo consuntivo ho notato che le spese legali a carico di questa persona sono state però divise fra tutti gli inquilini.

Non mi sembra per niente corretto e non riesco a trovare una giustificazione, essendo la parcella dell’avvocato inerente al singolo condomino moroso.

Lei mi sa indicare quale normativa vi è alla base di questa decisione dell’Amministratore?”

Gentile lettore,

le vicende legate ai Condomìni, enti in cui vanno conciliate le volontà di più persone che vivono nello stesso luogo, sono varie e spesso discusse nelle sedi giudiziarie.

La situazione rappresentata riguarda una parcella di un legale e l’apparente ingiustizia da lei subita a causa della suddivisione di questa tra tutti gli inquilini.

La giurisprudenza, tuttavia, con orientamento ormai maggioritario e consolidato (Cass. Sez. Un.n. 9839/2021), da ultimo con la sentenza n. 178 del 10 febbraio 2025 del Tribunale di Pavia, conferma e legittima il comportamento tenuto dell’Amministratore.

Questa spesa, infatti, nonostante possa intuitivamente apparire come individuale, deve essere spartita fra tutti i condòmini poiché l’attività del legale tutela gli interessi dell’intera collettività.

Anch’essa, quindi, deve seguire il criterio di spartizione tipico ovverosia quello che opera in proporzione ai millesimi di proprietà di ogni singolo inquilino.

Infatti, salvo che emergano ragioni che possano giustificare l’addebito esclusivo, la delibera assembleare, che non rispettasse quanto appena menzionato, dovrebbe essere dichiarata nulla. In aggiunta, il condòmino, che l’ha sostenuto in modo individuale, acquisirebbe la facoltà di richiederne il rimborso.

Quanto finora affermato, inoltre, è comprovato dall’impossibilità per l’assemblea di modificare il metodo di ripartizione delle spese (principio che, come si diceva, viene definito millesimale), salvo che la modifica non sia stata esplicitamente prevista dal regolamento condominiale o concordata all’unanimità.

Tale orientamento giurisprudenziale, quindi, ha il presupposto e l’obiettivo di garantire, o quantomeno di aiutare ad assicurare, una spartizione equa e in concordanza con la legge al fine di evitare che singoli inquilini vengano penalizzati per spese non individualmente dovute, tra le quali si considerano anche quelle legali stragiudiziali.

In definitiva, dunque, il Tribunale pavese chiarisce ancora una volta che le parcelle dell’avvocato legate ad attività stragiudiziali non possono essere imputate solamente al singolo, essendo da ripartire in base al criterio delle carature millesimali tra tutti i condòmini.

Avv. Filippo Testa


Voce al diritto a cura dell'Avv. Filippo Testa
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