Attualità | 18 aprile 2025, 12:08

Emergenza maltempo, la Regione stanzia 5 milioni

Riunione straordinaria della giunta Cirio: oltre 500 frane, mappatura dei danni in corso in tutto il Piemonte

Emergenza maltempo, la Regione stanzia 5 milioni

Riunione straordinaria, in videoconferenza, della Giunta regionale del Piemonte, convocata dal presidente Alberto Cirio, per fare il punto sui gravi danni provocati dall'ondata di maltempo degli ultimi giorni e definire i primi interventi. Il presidente ha poi avuto un colloquio telefonico con il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, per aggiornare il Governo sulla situazione.


Primo stanziamento da 5 milioni, oltre 500 frane

La prima decisione operativa assunta dalla giunta è stata lo stanziamento di 5 milioni di euro, prelevati dal fondo di riserva regionale, come primo intervento di somma urgenza. Queste risorse serviranno a consentire i lavori più urgenti per il ripristino dei danni su tutto il territorio piemontese.

Secondo un primo censimento, ancora parziale, sono almeno 500 le frane che si sono verificate in tutta la regione, causando in molti casi l'interruzione di strade e l'isolamento di centri abitati. I tecnici dell'Ente sono al lavoro per completare i sopralluoghi e stilare una mappatura precisa. Si teme che il numero degli smottamenti possa crescere nelle prossime ore, viste le ulteriori precipitazioni previste. Sebbene l'Astigiano non figuri tra le zone con evacuazioni precauzionali (come avvenuto a Borgosesia, Casale Monferrato, Collegno, Villadossola, Clavesana, bassa Valsusa e Valcerrina), la situazione è monitorata attentamente anche nel nostro territorio.

Le situazioni emergenziali nell'Astigiano

Dove, come riportato ieri nell'ambito di numerosi aggiornamenti pubblicati in corso di giornata, le situazioni più complesse sono state registrate a Canelli e Moransengo-Tonengo. A Canelli si è resa necessaria l'evacuazione di cinque famiglie le cui abitazioni si trovavano troppo vicine a una frana che minacciava di travolgere tutto, mentre l'area di Moransengo-Tonengo è rimasta a lungo isolata a causa delle frane verificatesi in due punti della SP 18 (nell'immagine uno dei tratti franati). Questa mattina, grazie all'impiego di generatori dell'Enel, è stata ripristinata la fornitura di corrente elettrica, mentre l'acqua risulta ancora mancante.

Spostando l'attenzione su Asti, ricordiamo l'intervento di soccorso ad un camionista che ha rischiato di venire travolto dall'acqua a Vaglierano e il trasferimento nell'alessandrino di un nucleo familiare domiciliato nel campo rom di Asti, a causa del rischio di folgoramento dopo che la zona è stata allagata. 

In queste ore inizierà anche il censimento dei danni subiti dalle produzioni agricole, che proseguirà man mano che l'acqua si ritirerà dai campi tuttora allagati. Mentre gli ospedali piemontesi hanno generalmente retto all'emergenza, svolgendo normalmente la propria attività senza interruzioni significative dei servizi, a parte qualche infiltrazione e una temporanea sospensione, già rientrata, in una sala operatoria a Ivrea.


Cirio e Gabusi: "La 'macchina' della Protezione Civile è stata efficace"

Il presidente Cirio e l’assessore alle Infrastrutture, il canellese Marco Gabusi, hanno sottolineato la straordinarietà della perturbazione, "come testimoniano i 500 millimetri di pioggia caduti in poche ore su alcune zone circoscritte". Hanno però lodato l'efficacia della macchina della Protezione Civile regionale: "Il fatto che si sia messa in moto tempestivamente sulla base alle precise previsioni meteorologiche di Arpa Piemonte ha consentito di garantire la sicurezza dei piemontesi, di prestare soccorso a chi era rimasto isolato ed evacuare in via precauzionale alcuni centri abitati".

"Voglio pertanto ringraziare - ha proseguito Cirio - i sindaci, che hanno provveduto all’apertura di 300 Centri operativi comunali, i 3500 volontari del Coordinamento regionale di Protezione civile, del Corpo Antincendi boschivi, dei Carabinieri e della Croce Rossa, i Vigili del Fuoco e tutti coloro che si sono adoperati per fronteggiare la situazione".

Cirio e Gabusi hanno infine puntualizzato che "a consentire il contenimento dei danni sono stati i lavori effettuati in questi anni sulla pulizia dei fiumi, che abbiamo favorito semplificando le procedure, e sul contenimento dei versanti".

Gabriele Massaro

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