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Attualità | 18 aprile 2025, 09:23

Allagamenti, in "campo anche la Cia Alessandria Asti: “È ora che le autorità intervengano seriamente”

Agricoltura piegata da ogni esondazione, semine perse e annata compromessa, agricoltori senza risarcimento danni"

Il Borbore ad Asti (Ph. Dati Meteo Asti)

Il Borbore ad Asti (Ph. Dati Meteo Asti)

Terminata fortunatamente l’emergenza maltempo, inizia ora la fase della conta dei danni in agricoltura, resi particolarmente gravi questa volta per le semine appena svolte e i lavori di avvio della campagna agraria terminati.

Cia Alessandria-Asti chiede alla politica e alle Istituzioni che l’agricoltura non continui a pagare il prezzo delle conseguenze del cambiamento climatico ma il settore primario non ha appoggio.

Spiega il direttore Paolo Viarenghi: "Le aziende agricole sono le più colpite e i danni alluvionali non sono assicurabili. Il danno registrato nelle scorse ore è praticamente incalcolabile, con tutte le colture esposte. La conta dei danni è basata su una legge che prevede che le aziende devono essere colpite almeno per il 30% della SAU-superficie agricola utilizzabile. La nostra preoccupazione è che questo calcolo probabilmente escluderà molte aziende dalla richiesta dei danni. Resta incertezza sulla ricezione del pagamento dei danni che saranno accertati. Abbiamo appreso che in Regione Piemonte c’è una giunta straordinaria: è il momento di affrontare seriamente il problema. L’idraulica forestale non in manutenzione dei rii che esondano è disastrosa. Un esempio eclatante: se qualche agricoltore decide di mantenere pulito il proprio fosso, rischia la denuncia penale se colto in questa attività. Abbiamo i campi dei nostri agricoltori svuotati per l’approvvigionamento di ghiaia, mentre poi abbiamo gli alveoli dei fiumi pieni di ghiaia che porta alle esondazioni. È arrivato il momento di dire basta e affrontare il problema".

Aggiunge il vicepresidente Amedeo Cerutti: "Siamo preoccupati per il mantenimento economico delle nostre aziende agricole. Molte attività sono in aree rurali, restano isolate e pagano il prezzo del dissesto idrogeologico. Inoltre, il paradosso è che non si è in grado di trattenere tutta questa acqua piovana, passando in pochi mesi da alluvioni a siccità come successo in passato".


 

Cs

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