Degrado strutturale, igienico-sanitario e problemi di sicurezza nel complesso di edilizia popolare astigiano delimitato da via Malta, via Zara, via Fiume e corso Volta. A sollevare nuovamente il caso, chiedendo un intervento urgente dell'amministrazione, è il consigliere comunale Mario Malandrone (Ambiente Asti) con un'interpellanza rivolta al sindaco Maurizio Rasero.
L'iniziativa del consigliere di minoranza segue un esposto presentato il 16 aprile scorso e sottoscritto da 42 nuclei familiari residenti, preoccupati per le condizioni dell'area in cui vivono circa 150 famiglie.
Rifiuti, infiltrazioni e pericoli
La situazione descritta nell'esposto e ripresa dall'interpellanza è allarmante. Si segnalano accumuli di rifiuti nelle cantine, infiltrazioni e ristagni d’acqua maleodoranti (di presunta origine fognaria) e un preoccupante stato delle strutture comuni. Le pareti esterne presentano crepe, scrostamenti e umidità diffusa, mentre il cortile è ingombro di rifiuti ingombranti e i contenitori per la raccolta stradali risultano spesso stracolmi.
Particolare preoccupazione desta lo stato di abbandono delle scale comuni, dove si riscontrano muffa, vetri rotti, infissi danneggiati e persino fili elettrici scoperti, rappresentando un evidente pericolo. A questo si aggiungono le gravi condizioni igieniche dei sottotetti, invasi da escrementi e carcasse di piccioni, con potenziali gravi rischi per la salute pubblica.
Considerando che il complesso residenziale è gestito da Atc Piemonte Sud, l'interpellanza di Malandrone chiede conto all'Amministrazione comunale. Si domanda se sia a conoscenza della situazione, se siano già stati effettuati sopralluoghi (e con quali esiti) e quali iniziative concrete intenda intraprendere, anche in coordinamento con Atc, Asl e Vigili del Fuoco, per tutelare la salute e la sicurezza dei residenti.
Si sollecitano informazioni su eventuali interventi urgenti di bonifica, manutenzione e messa in sicurezza degli spazi comuni e delle parti strutturali. Il consigliere chiede inoltre se il Comune abbia già sollecitato formalmente Atc Piemonte Sud a intervenire e se si intendano attivare specifici controlli sanitari o ambientali con l'Asl per valutare la presenza di agenti patogeni o infestazioni. Infine, si domanda se esista un piano di manutenzione straordinaria o rigenerazione urbana per l'intero complesso, con relative tempistiche e modalità di coinvolgimento dei residenti.