Sabato scorso al Circolo Nosenzo, le associazioni Ambiente Asti, ARI e AstiLab hanno organizzato un convegno per lanciare l'allarme sui rischi dei nuovi OGM NGT-TEA, tecnologie di editing genetico come CRISPR-Cas9 che modificano il DNA delle piante. Al centro dell'iniziativa, la presentazione del libro "In difesa dei contadini" di Antonio Onorati, con la partecipazione di agricoltori, cittadini e rappresentanti istituzionali.
I pericoli per l'agricoltura e l'ambiente
Gli esperti hanno evidenziato tre minacce concrete: effetti imprevedibili su salute e ecosistemi; dipendenza dalle multinazionali sementiere e contaminazione delle varietà tradizionali e perdita di biodiversità.
"Queste tecnologie limitano la libertà degli agricoltori di riprodurre sementi, esponendoli a cause legali per violazione di brevetti", ha spiegato Onorati, sottolineando il ruolo cruciale dei contadini nella tutela del territorio.
Al termine dell'evento è stata avanzata una proposta formale al Consiglio Comunale:
Impegnare Sindaco e Giunta a opporsi ai nuovi OGM;
Adottare il principio di precauzione per proteggere salute e ambiente.
"La comunità deve mobilitarsi", ha dichiarato Mario Malandrone (Ambiente Asti), mentre Cesare Quaglia (AstiLab) ha invitato le associazioni agricole a "informare gli iscritti senza subire indicazioni dall'alto". Fabrizio Garbarino (ARI) ha ribadito: "Siamo in prima linea per la sovranità agricola".