Il Piemonte diventa la seconda regione italiana, dopo la Toscana, a consentire il deposito delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) presso ASL e ospedali. Un traguardo storico raggiunto con l'approvazione all'unanimità in Consiglio Regionale di un ordine del giorno presentato dalla capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Alice Ravinale, su iniziativa della Cellula torinese dell'Associazione Luca Coscioni.
Un diritto finalmente accessibile
Dal 2017, nonostante la legge sul testamento biologico preveda la possibilità di depositare le DAT nelle strutture sanitarie, di fatto i cittadini potevano registrarle solo presso i Comuni di residenza o un notaio. "Questa modifica - spiegano Davide Di Mauro e Lidia Sessa della Cellula Coscioni - garantisce un'applicazione concreta della legge, rafforzando la dignità delle persone nelle fasi più delicate della vita".
Cosa cambia per i piemontesi
Le DAT permettono di esprimere in anticipo la propria volontà sui trattamenti medici in caso di incapacità di decidere. Con questo provvedimento: Asl e ospedali diventeranno punti di raccolta ufficiali; si semplifica l'accesso al diritto, avvicinando il servizio ai cittadini; il Piemonte si allinea alle migliori pratiche nazionali.
L'assessore Riboldi ha sostenuto la proposta, dimostrando sensibilità su un tema che tocca diritti fondamentali. "Ora lavoreremo per un'attuazione omogenea sul territorio", concludono i rappresentanti dell'Associazione Coscioni.