Ridare dignità e tutele al lavoro, contrastare la precarietà, garantire sicurezza negli appalti e rendere più equo l'accesso alla cittadinanza. Sono gli obiettivi dei cinque referendum (quattro sul lavoro promossi dalla Cgil, uno sulla cittadinanza a cui la Camera del Lavoro ha convintamente aderito) che chiameranno gli italiani alle urne l'8 e 9 giugno prossimi. Per sostenere le ragioni del "Sì", è stato costituito oggi, martedì 15 aprile, il comitato provinciale, che riunisce 25 tra associazioni e partiti politici, affiancato da 58 comitati aziendali e altri 15 comitati cittadini
L'iniziativa fa seguito alla costituzione del comitato nazionale e alla campagna di raccolta firme del 2024, che ha visto oltre 4 milioni di sottoscrizioni per i quesiti sul lavoro e più di 637.000 per quello sulla cittadinanza.
Durante una conferenza stampa indetta per documentare la costituzione, il segretario generale della Cgil Asti, Luca Quagliotti, ha illustrato nel dettaglio i cinque quesiti referendari, smontando anche alcune errate interpretazioni circolate nel dibattito pubblico.
Licenziamenti (Quesiti 1 e 2): "Non aboliamo il Jobs Act - ha chiarito Quagliotti - ma due norme specifiche: quella che impedisce il reintegro dopo un licenziamento illegittimo nelle aziende con più di 15 dipendenti (riguarda gli assunti dopo il 7 marzo 2015) e quella che fissa un tetto massimo di sole 6 mensilità come risarcimento nelle aziende sotto i 16 dipendenti". L'obiettivo è ripristinare la possibilità di reintegro per tutti e lasciare al giudice la possibilità di stabilire un indennizzo equo senza tetti massimi. Quagliotti ha contestato l'obiezione secondo cui i licenziamenti non sarebbero aumentati: "È vero, ma sono diminuite del 30% le cause, perché i lavoratori, sapendo di non poter ottenere il reintegro, accettano i soldi subito. Se queste norme sono così ininfluenti, allora votiamo Sì e ridiamo diritti a chi non li ha, superando l'attuale dualismo nelle tutele tra vecchi e nuovi assunti".
Precariato (Quesito 3): Il terzo referendum mira a reintrodurre l'obbligo di causali specifiche per giustificare l'uso di contratti a tempo determinato oltre una certa soglia (oggi possibili liberamente fino a 12 mesi). "In Italia l'86% dei rapporti di lavoro è precario, 2,3 milioni di persone hanno contratti a termine - ha affermato il segretario - Questa precarietà impedisce di rivendicare salari e diritti, crea incertezza e, come dimostrano i dati, è correlata a bassi salari, bassa crescita e bassa natalità. Non è vero che serve flessibilità per crescere: la Spagna, limitando i contratti a termine, ha stabilizzato 800.000 persone ed è un motore dell'Europa". Ha inoltre criticato i dati sull'aumento dell'occupazione nazionale, sottolineando come non tengano conto del calo delle ore lavorate e dell'aumento del part-time involontario.
Sicurezza negli appalti (Quesito 4): Il quarto quesito vuole ripristinare la responsabilità solidale dell'impresa appaltante in caso di infortuni sul lavoro avvenuti nella catena dei subappalti. "Modifichiamo le norme attuali che impediscono di estendere la responsabilità al committente - ha detto Quagliotti - leggi che favoriscono il ricorso ad appaltatori privi di solidità finanziaria e spesso non in regola con le norme antinfortunistiche". Ha citato il dramma dell'incidente avvenuto mesi fa in un cantiere Esselunga di Firenze, "dove ancora non ci sono indagati" e un incidente mortale avvenuto due anni fa in provincia di Asti, dove un ragazzo morì per la caduta di un albero: "Quell'azienda non aveva i requisiti, non aveva formato i lavoratori, ma alla fine chi paga è il collega. È un sistema che non funziona". Ha ricordato anche i dati drammatici: "Negli ultimi 10 anni, 429 vittime in incidenti legati ad aziende in subappalto".
Cittadinanza (Quesito 5): L'ultimo referendum, non promosso direttamente dalla Cgil ma sostenuto, propone di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza necessari per poter richiedere la cittadinanza italiana. "Non significa darla automaticamente dopo 5 anni - ha precisato il segretario della Camera del lavoro - restano tutti gli altri requisiti e poi servono altri 2-3 anni per la pratica. E non è detto che tutti la chiedano, molti non intendono restare qui. Ma 10 anni, che spesso diventano 13-15, sono un tempo biblico". Quagliotti ha poi affrontato il tema del razzismo: "Ho fatto una provocazione, ma sono fermamente convinto che il nostro non sia un Paese razzista. Storicamente ce l'avevamo con i meridionali, ora la Lega e una parte di Fratelli d'Italia fomentano l'odio contro gli immigrati per fini elettorali, parlando di invasione africana che i dati non confermano. I dati Migrantes dicono che le principali nazionalità sono rumeni, albanesi, marocchini. Nelle nostre scuole i ragazzi convivono senza problemi, parlano italiano meglio di noi, i genitori pagano le tasse. È naturale che possano diventare cittadini in tempi più umani". Ha ricordato che il 20% degli stranieri ha meno di 17 anni, dato importante per la natalità del Paese.
Mobilitazione sul territorio e appello al voto
Il comitato astigiano avvierà da domani una campagna capillare con volantinaggi in tutti i mercati della provincia. Cui si sommeranno, tra gli appuntamenti già fissati: il 10 maggio a Nizza Monferrato (nell'ambito di "Nizza è Barbera", dalle 14.30 alle 16.30) la presenza del Segretario Nazionale CGIL, Maurizio Landini; il 24 maggio a Canelli (ore 18) un'iniziativa sull'immigrazione; il 6 giugno la chiusura della campagna elettorale ad Asti con una grande iniziativa ancora in corso di organizzazione.
Quagliotti ha infine sottolineato l'importanza della partecipazione al voto, citando l'ordine del giorno approvato all'unanimità dal comune di Nizza Monferrato che invita i cittadini a recarsi alle urne: "Votare è la massima espressione di democrazia. Dobbiamo recuperare la voglia di andare a votare, altrimenti rischiamo che a governare siano le oligarchie".
Chi aderisce al comitato
25 associazioni e organizzazioni politiche e sindacali promuovono il Comitato per i 5 Sì ai referendum ad Asti:
- A Sinistra aps/Casa del Popolo
- ACLI
- Ambiente Asti
- ANPI
- ARCI
- Asti Lab
- Asti Oltre
- AVS
- Cambiamo Asti
- CGIL
- Cittadinanzattiva Piemonte APS
- Coordinamento Asti Est
- Europa Verde Verdi - AVS
- Legambiente
- Libera Asti
- Lista Civica Prendiamoci Cura di Asti
- Movimento 5 stelle
- Partito Socialista Italiano - PSI
- Partito Democratico
- Politeia
- Rifondazione Comunista
- SEquS Asti
- Tempi di Fraternità
- Uniti si Può
- Welcoming Asti
In 58 aziende è già stato costituito il comitato aziendale:
- Amos
- Anffas - Piazza Lugano
- ASL
- Asp
- Banca d'Asti
- Banco BPM
- BASF
- Bios - RSA Albugnano
- Centro Distribuzione Canelli
- Centro Distribuzione Dante
- Centro Distribuzione Villafranca
- Comdata
- Comune di Asti
- Conbipel
- Cornaglia - Cortubi
- CR Fonti San Rocco Agliano
- Dierre
- Dussman
- Emeis - RSA Nizza Mto
- Esselunga
- Europromos
- Fassa Bortolo
- Fongo
- Gate
- Geovita
- Gesster
- GP Tecnica
- IC 5 Asti
- IC Villanova
- IIS Castigliano
- IIS Penna
- Intesa Sanpaolo
- Itaca - CR San Damiano
- Itaca - CT Ferrere
- Itinera Spa
- Itron
- Laborapp
- Maina
- Mercati Privati (Poste) Canelli
- Monviso
- Novacoop
- Nuova Tecnodelta
- O/Cava
- Opera - CR Castagnole Mo
- OVS
- Pam
- Poste
- Regione Piemonte
- Robino&Galandrino
- Sacla
- San Giuseppe Castelnuovo DB
- Sana - Villa Elena Montiglio
- SKF
- Trivium Packaging
- Unes Nizza
- Util
- Villa Annunziata
- Vivenda
Aderiscono anche 15 comitati cittadini, non presenti nell'elenco perché in corso di aggiornamento.