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Attualità | 12 aprile 2025, 08:50

Il volley astigiano perde un altro dei suoi "pezzi" storici: è morto l'avvocato Giovanni "Billo" Filippi

È scomparso questa mattina ad Andezeno, dove viveva da qualche tempo. Aveva 68 anni

Il volley astigiano perde un altro dei suoi "pezzi" storici: è morto l'avvocato Giovanni "Billo" Filippi

 Una brutta notizia ad Asti questa mattina.

È morto l'avvocato Giovanni "Billo" Filippi, uno dei soci dello studio legale astigiano Toppino, Filippi, Dabbene, Tartaglino, Denicolai; aveva 68 anni. Da qualche tempo viveva ad Andezeno ed era malato da qualche tempo.

Dopo la morte di Mauro Venturini "presidentissimo" del volley astigiano, avvenuta nel novembre scorso, un altro pezzo storico del glorioso passato astigiano della pallavolo, se ne va, lasciando sconcerto e dolore.

Filippi iniziò la sua carriera nella pallavolo astigiana negli anni '70, emergendo come uno dei talenti locali più promettenti. Cresciuto nella Voluntas, ha contribuito alla storica promozione in Serie A1 della squadra "Gisalumi" nella stagione 1979-1980. Questo traguardo ha rappresentato uno dei momenti più alti per il volley astigiano, consolidando la reputazione di Asti come una città con una forte tradizione pallavolistica.

Come dirigente

Negli anni 2000, Giovanni Filippi è stato direttore sportivo e general manager del "Grande Volley Asti", un'altra realtà di spicco dello sport locale. Sotto la sua guida, la squadra ha ottenuto la promozione in Serie A2 nel 2000, un risultato che ha portato grande entusiasmo tra i tifosi e la comunità sportiva. Tuttavia, le difficoltà economiche e logistiche, come la mancanza di un palazzetto adeguato, hanno rappresentato una sfida costante. Filippi ricordava spesso il periodo del "Palatenda" in piazza d’Armi, una tensostruttura che ospitava fino a 800 tifosi ogni domenica ma che comportava costi elevati per il riscaldamento e la manutenzione.

"Billo" con il suo vocione tonante è stato parte fondamentale della crescita del volley ad Asti e la sua dedizione ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport locale, ispirando nuove generazioni di atleti e dirigenti.

Betty Martinelli

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