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Economia e lavoro | 10 aprile 2025, 09:58

Mercato di Asti, ambulanti divisi sulla protesta del 16: Il GOIA non aderisce

La sigla sindacale preferisce attendere l'esito dell'incontro in programma martedì 15 aprile

Un'immagine d'archivio di una precedente manifestazione di protesta degli ambulanti

Un'immagine d'archivio di una precedente manifestazione di protesta degli ambulanti

Ad ulteriore riprova di una frattura nel fronte degli ambulanti astigiani in merito al dialogo con l'Amministrazione, GOIA (Gruppo Operatori Commercio su Aree Pubbliche) e i rappresentanti del mercato unificato, per tramite di una nota firmata da Andrea Percia e Romano Rago, hanno annunciano la loro dissociazione dalla manifestazione di protesta indetta dalle altre associazioni di categoria (ANA UGL e FIVA Confcommercio), per mercoledì 16 aprile.


GOIA: "Prima il confronto, poi eventuali azioni"

La motivazione addotta da GOIA è chiara: "Riteniamo opportuno e doveroso aspettare di sentire quanto emergerà dalla convocazione della consulta prevista per il giorno 15 aprile". La decisione di non aderire, per ora, alla protesta nasce dalla volontà di "non precludere una qualsivoglia apertura per un tavolo di lavoro e concertazione per risolvere le problematiche del mercato". L'auspicio, concludono Percia e Rago, è che l'Amministrazione comunale, "nell'incontro richiesto sia da questa associazione che dagli stessi rappresentanti del mercato, avvii un pacato e sereno confronto".


Confermata la protesta di ANA e FIVA

Resta invece confermata, salvo diverse comunicazioni, la manifestazione annunciata nei giorni scorsi da ANA UGL e FIVA Confcommercio per mercoledì 16 aprile, dalle 11 alle 12.30, davanti a Palazzo Mandela (piazza Catena). In quell'occasione, gli ambulanti aderenti a queste sigle intendono consegnare simbolicamente le copie delle loro licenze per protestare contro la decisione del Comune di Asti di mantenere il mercato concentrato unicamente in piazza del Palio, ignorando le proposte avanzate a febbraio per un ritorno parziale nelle piazze storiche (Alfieri, Libertà).

Le ragioni della protesta erano state espresse duramente da Antonio Tinozzi, presidente Ana, che aveva definito l'accorpamento in piazza del Palio (avvenuto nel luglio 2024) "un esperimento fallimentare". Secondo Tinozzi, questa scelta ha causato una "drastica diminuzione del fatturato", ha danneggiato l'immagine del mercato e creato "disorientamento tra i clienti", portando a una "caduta verticale delle vendite". Tinozzi aveva anche paventato il rischio di una restituzione reale delle licenze da parte di molti operatori entro fine anno, se non si troveranno soluzioni alternative.

Gabriele Massaro

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