Cinque officine completamente abusive smascherate, otto persone denunciate all’Autorità Giudiziaria e sanzioni amministrative che superano i 25mila euro. È il bilancio della campagna di controlli condotta nel mese di febbraio dai Carabinieri Forestali delle province di Alessandria e Asti, su impulso del Comando di vertice, con l’obiettivo di mettere un freno alle attività clandestine di autoriparazione e autodemolizione.
Un’azione decisa e capillare, nata per contrastare non solo il degrado ambientale generato da un’illecita gestione dei rifiuti – spesso pericolosi – ma anche la concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari, che operano sotto i riflettori della legalità e nel rispetto delle normative ambientali, fiscali e sul lavoro.
Il quadro emerso dai controlli è preoccupante. In almeno cinque casi, i militari hanno scoperto attività prive di qualsiasi autorizzazione: vere e proprie officine abusive dove si smontavano e riparavano auto senza alcun controllo, in condizioni precarie anche sotto il profilo della sicurezza per chi ci lavorava. Le automobili, stipate in spazi inadatti, rilasciavano percolati dannosi per il suolo e le falde, mentre gli scarti di lavorazione venivano gestiti in modo del tutto irregolare.
Ad Asti, i Carabinieri Forestali hanno sequestrato due vetture sottoposte a riparazioni non autorizzate e una serie di attrezzature da officina – dal ponte sollevatore a una saldatrice, passando per una sabbiatrice e un macchinario per la ricarica dei climatizzatori. Tra le irregolarità più gravi, anche il ritrovamento di due targhe collegate a un’auto rubata: per il responsabile è scattata la denuncia per ricettazione, oltre a una sanzione di oltre 5.000 euro.
Nel Tortonese, precisamente nei comuni di Carbonara Scrivia, Castelnuovo Scrivia e Tortona, altre officine improvvisate sono state rintracciate all’interno di cortili residenziali e immobili privati, dove venivano ammassate autovetture in evidente stato di abbandono, parzialmente smontate. Anche qui sono scattati sequestri di attrezzature e multe per oltre 20.000 euro.
A San Giorgio Monferrato, invece, il Nucleo Forestale di Casale ha colto in flagrante un uomo che, nonostante fosse già stato sanzionato e gli fosse stato sequestrato un carrello elevatore, aveva ripreso l’attività illegale violando i sigilli: per lui è scattata una nuova denuncia.
Tutti i soggetti coinvolti sono stati segnalati alle autorità giudiziarie e sono state attivate le procedure di ripristino ambientale. La vicenda, tuttavia, resta aperta: nel rispetto del principio di presunzione di innocenza, sarà la magistratura a valutare responsabilità e misure definitive.
Nel frattempo, i Carabinieri Forestali lanciano un appello ai cittadini: segnalate qualsiasi attività sospetta, contribuendo così alla tutela dell’ambiente e alla legalità. In caso di emergenza è attivo il numero 112, mentre i Nuclei Forestali delle due province sono disponibili per segnalazioni e richieste nelle mattinate di apertura al pubblico.