Attenzione alla distintività, alla sostenibilità e all’export, questi sono alcuni dei tratti che caratterizzano i 5500 giovani agricoltori italiani, portando il settore vitivinicolo a essere tra le prime scelte imprenditoriali degli under 35.
A sostenere questi dati è un'analisi del centro studi Divulga, diffusa in occasione della degustazione dei vini della Generazione Z a Casa Coldiretti, lunedì 7 aprile, comprensiva di una selezione di quelli realizzati da vignaioli under 30 provenienti da tutta Italia.
“Essere viticoltori, oggi, significa essere anche imprenditori dell’accoglienza e dell’ospitalità - ha esordito Alessandro Caruso, delegato Coldiretti Giovani Asti - La nostra è una storia ancestrale, che parte dalla vigna con la vendita delle uve e prosegue con il vino venduto sfuso in damigiane, fino ad arrivare all’arte di vinificare, per imbottigliare il Genius loci della nostra terra. Così, sorso dopo sorso, ogni bottiglia potrà tornare a sprigionare tutto il fascino e le storie più autentiche di ogni terroir”.
Il giovane vignaiolo astigiano ha poi proseguito: “La narrazione è divenuta una componente imprescindibile la qualità dei nostri vini”.
All’evento è intervenuta anche la presidente Coldiretti Asti Monica Monticone, mostrando l’immagine di giovani agricoltori che si fanno promotori delle biodiversità, riportando alla luce antiche varietà e rafforzando il legame col territorio: “Una tendenza alimentata dalla crescente consapevolezza del ruolo centrale dell’agricoltura nella sicurezza alimentare e nella valorizzazione delle tradizioni locali. Altro tratto distintivo dei giovani è l’attenzione alla sostenibilità ambientale, unita a una maggiore specializzazione nelle tecniche di marketing e alla capacità di utilizzare i social media per promuovere i propri prodotti”.
Un atteggiamento che li porta a un maggiore orientamento verso l’export, minacciato, ora, dai dazi d’oltreoceano e da una guerra commerciale alle porte. Una situazione che li vede particolarmente esposti ai rischi economici e affievolisce i loro virtuosismi. “In generale - conclude il Direttore Coldiretti Asti Giovanni Rosso - i giovani viticoltori risultano tra i più impegnati nell’innovazione, con l’oltre 70% di loro che porta avanti attività multifunzionali, spaziando dalla trasformazione e vendita aziendale del vino fino all’enoturismo e a soluzioni wellness con vinoterapia”.