(Adnkronos) - Fornire una guida pratica per tutti i professionisti sanitari coinvolti nell'interpretazione dei dati tossicologici, standardizzando e uniformando le procedure dei laboratori attivi nel Servizio sanitario nazionale e dedicati all'analisi di sostanze stupefacenti e psicotrope su campioni biologici. E' l'obiettivo del documento 'Procedure operative per la determinazione delle sostanze d'abuso nelle matrici biologiche' redatto dalla Sibioc, Società italiana di biochimica clinica e biologia molecolare clinica, per ottenere risultati certi e non contestabili in sede giudiziaria, attraverso una rigorosa tracciabilità di ogni fase operativa. L'intento - si legge in una nota - è quindi di contribuire con una maggiore chiarezza scientifica e giuridica all'affidabilità dei test soprattutto dopo l'entrata in vigore del nuovo Codice della strada.
"Da più parti sono stati sollevati dubbi e interrogativi circa le possibili interferenze che sostanze farmacologiche possono avere sugli esami - afferma Marcello Ciaccio, presidente nazionale Sibioc - E' un tema di grande attualità: vi sono state nelle ultime settimane discussioni pubbliche a volte molto accese. Come società scientifica, nella massima trasparenza possibile, intendiamo dare delle indicazioni precise sulla gestione delle diverse matrici biologiche come urina, sangue, saliva o peli. Con il nostro nuovo documento illustriamo come deve avvenire la raccolta, la preparazione e la conservazione dei campioni. Abbiamo anche individuato quali sono i dati indispensabili che devono essere contenuti nei referti analitici. Infine diamo alcune informazioni pratiche sulle caratteristiche delle singole matrici. Per esempio, per la ricerca di stupefacenti come Thc, cocaina o ecstasy, la matrice pilifera deve essere lunga almeno 3 centimetri".
Il documento della Sibioc è stato redatto da un Working Group ed è già stato diffuso a tutti i componenti della società scientifica. "Da sempre la medicina di laboratorio può avere non solo uno scopo clinico, ma anche giudiziario - sottolinea Ciaccio - Le analisi tossicologiche con valenza forense devono fornire risposte certe ed univoche soprattutto se assumono carattere medico-legale e vengono considerate prove in ambito amministrativo o addirittura penale. Le determinazioni analitiche delle sostanze stupefacenti e psicotrope nelle matrici biologiche richiedono sempre una particolare attenzione. Devono, infatti, avere dei requisiti di attendibilità e affidabilità e il dato analitico raccolto dovrà in seguito essere correttamente interpretato. Come Sibioc vogliamo dare risposte sicure a tutti i cittadini su un tema così delicato come l'utilizzo di sostanze psicotrope o l'abuso di alcol. La credibilità del sistema sanitario nazionale passa anche dalla precisione d'esecuzione di esami il cui esito può comportare molti problemi sia al singolo cittadino che all'intera collettività", conclude.