Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice ideale ai festeggiamenti per il 126° anniversario della Società Operaia Agricola di Mutuo Soccorso di Portacomaro Stazione, una delle realtà associative più longeve e radicate del territorio astigiano.
I festeggiamenti si sono aperti con la Santa Messa presso la parrocchia Beata Vergine degli Angeli, come sempre molto partecipata. Durante l’omelia, Don Luigino ha ricordato con affetto e commozione i Soci scomparsi, sottolineando l’importanza della memoria collettiva e del senso di comunità che la SOA continua a custodire.
La celebrazione è poi proseguita al Ciabot del Grignolin di Calliano, dove si è tenuto il consueto pranzo sociale. Lo spostamento dalla storica sede di Portacomaro è stato necessario a causa dei lavori di ristrutturazione in corso al tetto e al sottotetto, interventi fondamentali per il futuro dell’edificio e già parzialmente realizzati.
Ad accogliere i Soci e gli ospiti sono stati il Presidente Paolo Bassi, la Vicepresidente Francesca Dalcielo e il Segretario Marco Rampone, che hanno mantenuto viva la tradizione con la consueta foto di gruppo insieme alla bandiera della SOA, simbolo identitario dell’associazione.
Durante il pranzo non sono mancati i ringraziamenti alle autorità presenti, tra cui spiccava la figura dell’ex Presidente e attuale Onorevole Marcello Coppo, da sempre vicino alla realtà della SOA. A margine dell’incontro, il Presidente Bassi ha anche presieduto l’annuale assemblea dei Soci, che ha approvato all’unanimità sia il bilancio consuntivo 2024 sia il bilancio preventivo per l’anno 2025.
Nel suo intervento, Bassi ha ricordato le difficoltà che l’associazione si trova quotidianamente ad affrontare:
“Siamo una piccola realtà che cerca di resistere a tutto: i cambiamenti normativi del terzo settore, la scomparsa degli anziani che sono stati il nostro cuore pulsante, la scarsa partecipazione dei giovani… Ma siamo nati il 4 aprile 1899 come primo luogo di aggregazione del territorio e vogliamo che questa aggregazione duri il più possibile.”
Parole che hanno suscitato grande emozione tra i presenti, soprattutto nel ricordo dei Soci fondatori, di quelli scomparsi e di quelli che verranno.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla Regione Piemonte, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e a tutti gli stakeholder che, con il loro supporto, stanno contribuendo alla lunga opera di restauro della sede storica, un progetto avviato con grande sforzo già da oltre 15 anni.
Bassi ha infine ricordato che il mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione è in scadenza e ha espresso l’auspicio di poter organizzare, entro la fine dell’anno, un nuovo evento conviviale proprio nei locali restaurati della sede, in occasione delle votazioni interne aperte a tutti i Soci in regola con il tesseramento 2025.
Un messaggio di speranza e resilienza che rinnova lo spirito di una realtà che da 126 anni continua a unire persone, storie e generazioni.