Cultura e tempo libero | 06 aprile 2025, 14:29

Roberto Alessandrini racconta Don Bosco nell’immaginario popolare

“Il santo educatore. Don Bosco nell’immaginario popolare”, in libreria dall’11 aprile, svela la nascita dell’icona del sacerdote piemontese attraverso fotografie, dipinti e fumetti

Roberto Alessandrini racconta Don Bosco nell’immaginario popolare

Dall’11 aprile arriva in libreria “Il santo educatore. Don Bosco nell’immaginario popolare” di Roberto Alessandrini (Bibliotheka, 120 pagine, 15 euro), un saggio che esplora come l’immagine di Don Bosco si sia consolidata tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento, diventando un’icona universale. Arricchito da 11 illustrazioni a colori e 11 in bianco e nero, il libro ripercorre la trasformazione del volto del santo attraverso fotografie, dipinti, immaginette e fumetti.

Tutto ha inizio con la beatificazione (1929) e la canonizzazione (1934) di Don Bosco, eventi che avviano un processo di selezione iconografica. La foto scattata da Michele Schemboche, pioniere della fotografia italiana e allievo di Nadar, diventa il modello per dipinti e rappresentazioni successive. Queste opere, a loro volta, vengono fotografate e diffuse attraverso immaginette e cartoline, entrando nell’immaginario collettivo. Negli anni Quaranta, l’icona di Don Bosco ispira anche una serie di figurine Liebig e la monumentale biografia a fumetti realizzata dal disegnatore belga Joseph Gillain, in arte Jijé.

Alessandrini, docente di Antropologia culturale all’Università Pontificia Salesiana di Roma, spiega: “Una serie di anniversari e coincidenze fa convergere, agli inizi degli anni Quaranta, due avvenimenti cruciali per l’iconografia di Don Bosco”. Il primo è la serie di figurine Liebig, che raccontano la vita del santo attraverso sei immagini, mettendo in luce il suo profilo educativo e le sue intuizioni, dagli oratori festivi alle missioni salesiane. Il secondo è la pubblicazione della biografia a fumetti di Jijé, apparsa a puntate sul settimanale Spirou tra il 1941 e il 1942. Raccolta in volume, l’opera diventa un bestseller con oltre 200 mila copie vendute, contribuendo alla diffusione dell’immagine di Don Bosco in Europa.

Un viaggio affascinante tra storia, arte e cultura popolare, che svela come Don Bosco sia diventato un simbolo universale di educazione e speranza.

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
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