Attualità | 01 aprile 2025, 14:30

Pozzi contaminati a San Fedele: confermate nuove restrizioni per il 2025, situazione stabile con leggeri miglioramenti

Il monitoraggio annuale conferma livelli elevati di solventi clorurati: il Comune vieta l’uso di diversi pozzi per fini irrigui e potabili

Pozzi contaminati a San Fedele: confermate nuove restrizioni per il 2025, situazione stabile con leggeri miglioramenti

Un nuovo monitoraggio delle acque sotterranee ha confermato la presenza di solventi clorurati nei pozzi di San Fedele, portando il Comune di Asti a imporre nuove restrizioni. L’ordinanza sindacale pubblicata nei giorni scorsi prevede il divieto di utilizzo per diversi punti di prelievo, in continuità con le misure adottate negli anni precedenti a fronte della crescente contaminazione.

I precedenti monitoraggi

Già nel 2023, le analisi condotte tra settembre e ottobre avevano evidenziato concentrazioni preoccupanti di tetracloroetilene, con valori particolarmente elevati nel pozzo TIC20 di Via Ticino 20, dove la contaminazione aveva raggiunto i 466 µg/l, un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. I livelli riscontrati nel 2022 erano stati infatti pari a 47 µg/l, mentre tra il 2020 e il 2021 si erano attestati tra 100 e 130 µg/l. A valle idrogeologica del pozzo TIC20, i livelli di contaminazione risultavano più contenuti, ma comunque preoccupanti, con valori variabili tra 31 e 68 µg/l in diversi pozzi della zona.

Le nuove misure del 2025

L’ordinanza firmata dal sindaco impone il divieto di utilizzo dei pozzi per fini irrigui e potabili nelle aree maggiormente interessate dalla contaminazione. Il criterio adottato per l’individuazione dei punti critici si basa su una valutazione idrodinamica e sulla mappatura della distribuzione dei solventi clorurati nelle falde. Le restrizioni riguardano in particolare la porzione orientale del Villaggio San Fedele, dove il deflusso della falda accentua il rischio di diffusione degli inquinanti.

Dalla relazioni Arpa, si evince che "in generale è osservabile una situazione di stabilità, con evidenze di leggero miglioramento delle
concentrazioni totali di solventi clorurati in zona San Fedele rispetto all’autunno 2023, in cui la falda superficiale risulta sempre compromessa".

Nello specifico, l’ordinanza vieta l’uso dell’acqua prelevata dai pozzi TIC20, PO01, TEV28, DOR06, DOR10 e SPA11, nei quali sono state rilevate concentrazioni elevate di tetracloroetilene. Le misure di interdizione saranno accompagnate da un monitoraggio continuo per valutare l’andamento della contaminazione e stabilire eventuali interventi di bonifica.

Il provvedimento ricalca le azioni già intraprese negli anni scorsi, nel tentativo di contenere i rischi per la salute pubblica e monitorare l’evoluzione della situazione ambientale. Ulteriori campionamenti verranno effettuati nei prossimi mesi per verificare l’andamento della contaminazione e l’efficacia delle misure adottate.

Nonostante le restrizioni e i monitoraggi costanti, il problema della contaminazione delle falde acquifere di San Fedele resta una questione irrisolta. L’incremento delle concentrazioni di tetracloroetilene solleva interrogativi sulle possibili fonti di inquinamento e sull’efficacia degli interventi di mitigazione.

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
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