"La sanità piemontese è a un passo dal baratro finanziario e il silenzio della Giunta regionale è inaccettabile". È l'allarme lanciato da Gianna Pentenero, Presidente del Gruppo PD in consiglio regionale, che insieme ai consiglieri dem ha presentato un'interrogazione urgente. Nel mirino, gli obiettivi di efficientamento economico-finanziario imposti alle ASL e ASO piemontesi con una delibera di febbraio e il rischio, sempre più concreto, di un disavanzo monstre da 700 milioni di euro nel 2025.
Tagli su tagli: il rischio del piano di rientro
Tutto parte dalla Deliberazione della Giunta Regionale del 17 febbraio scorso (n. 26-801), spiega Pentenero, che "ha fissato pesanti obiettivi di risparmio a carico di ASL e ASO piemontesi". Ma, secondo quanto riportato da organi di informazione, questi tagli "non sarebbero sufficienti" e la Direzione sanità regionale avrebbe chiesto ulteriori, drastici tagli per 300 milioni di euro, per evitare il piano di rientro forzato imposto dal Ministero dell’economia e delle finanze (mef) e dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (agenas).
"Se davvero il Piemonte deve tagliare altri 300 milioni di euro", prosegue la capogruppo PD, "siamo di fronte a uno scenario drammatico che rischia di compromettere gravemente i servizi ai cittadini e di portare la nostra sanità sotto il controllo diretto del Governo centrale".
L'appello alla giunta: "Basta silenzio, venga in consiglio"
Il Partito Democratico chiede quindi all'Assessore alla Sanità di chiarire se gli obiettivi di risparmio fissati a febbraio siano ancora validi o se siano stati ulteriormente inaspriti. "Non possiamo accettare che decisioni così cruciali vengano prese nel silenzio e nell’assenza di confronto con il consiglio regionale," denuncia Pentenero, sottolineando come "l’Assessore alla Sanità continui a mancare non solo in Aula ma anche nelle Commissioni consiliari, eludendo il confronto istituzionale" su un tema fondamentale per la vita dei piemontesi.
"In sede di approvazione del bilancio regionale avevamo denunciato con forza la fragilità dei conti pubblici, ma le nostre preoccupazioni sono state ignorate", conclude Pentenero. "Oggi, di fronte a questi numeri allarmanti, è chiaro che avevamo ragione. La Giunta ha il dovere di riferire immediatamente in Consiglio e di spiegare come intende scongiurare il commissariamento della sanità piemontese senza compromettere il diritto alla salute dei cittadini".