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Cultura e tempo libero | 28 marzo 2025, 14:30

Prossima al via l'anteprima del "Festival del Medioevo Astese"

Si parte venerdì 4 aprile alla biblioteca Faletti con Ezio Claudio Pia. Sei appuntamenti tra storia, economia e cultura, nell'anno del 750° anniversario del Palio

Prossima al via l'anteprima del "Festival del Medioevo Astese"

Un viaggio nel Medioevo astigiano e non solo, attraverso le pagine dei libri. Parte venerdì prossimo, 4 aprile, la rassegna di presentazioni editoriali organizzata dall'assessorato alla cultura del comune di Asti. Sei appuntamenti, distribuiti tra la biblioteca Giorgio Faletti, la sala Pastrone e il battistero di San Pietro, che faranno da anteprima alla seconda edizione del "Festival del Medioevo Astese", nell'anno in cui la città celebra i 750 anni del Palio.


Primo appuntamento: "Uomini d'affari tra Italia ed Europa"

Ad inaugurare la rassegna, venerdì 4 aprile alle 18 presso la biblioteca Giorgio Faletti, sarà il Professor Ezio Claudio Pia. In dialogo con Donatella Gnetti, presenterà il suo volume "Uomini d'affari tra Italia ed Europa - Lombardi, credito e cittadinanza (secoli XII - XVII)". Un'analisi approfondita del rapporto tra cittadinanza, credito e politica nel Medioevo, vista attraverso la lente dei "lombardi", termine che all'epoca indicava gli influenti uomini d'affari italiani attivi in tutta Europa, e del modo in cui i comportamenti economici potevano definire l'ordine sociale.


Un'anteprima del "Festival del Medioevo"

"Visto il successo della prima edizione del Festival del Medioevo - spiega l'assessore alla Cultura Paride Candelaresi - abbiamo deciso di partire con una interessante anteprima, che ci accompagnerà per sei giornate tra aprile e maggio alla scoperta di questo straordinario periodo che ha visto nella città di Asti un centro di riferimento importante a livello europeo".

Gli fa eco il sindaco Maurizio Rasero: "Il Festival del Medioevo si conferma una manifestazione di punta della Città, in continua evoluzione, capace di arricchire e innovare il panorama culturale, partendo da un tema che rappresenta un unicum della città di Asti, soprattutto per il 2025 in cui celebriamo i 750 anni del Palio".

Redazione

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