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Attualità | 27 marzo 2025, 13:07

Asti e Coubalan: "un ponte di opportunità: il progetto che cambia il futuro di giovani e donne" [FOTO]

Asti ospita un incontro sulla cooperazione decentrata tra Piemonte e Senegal, con focus sui progetti di formazione e occupazione in Casamance

Le immagini dell'incontro (Merphefoto)

Le immagini dell'incontro (Merphefoto)

La cooperazione tra il Comune di Asti, la Regione Piemonte e diverse organizzazioni per lo sviluppo locale in Senegal si consolida con il progetto "Reti al Lavoro". Finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il programma mira a rafforzare le competenze professionali e le opportunità lavorative nelle comunità locali, con particolare attenzione alla regione della Casamance e al comune di Coubalan.

L'incontro, tenutosi ad Asti, ha evidenziato come la sinergia tra istituzioni pubbliche e private possa portare a risultati concreti per lo sviluppo locale. Il progetto ha promosso formazione professionale, imprenditoria giovanile e femminile e il miglioramento dei servizi amministrativi locali, facilitando l'inserimento lavorativo e la crescita economica.

Un aspetto fondamentale è la continuità nel tempo di queste iniziative. Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha sottolineato come questo percorso sia il frutto di un impegno consolidato: "L'intenzione è quella di continuare nella collaborazione, in un percorso che amministrazioni precedenti alla mia e poi la mia stessa, per otto anni, hanno deciso di portare avanti". Rasero ha evidenziato anche la necessità di mantenere un approccio concreto: "A volte ci viene chiesto di essere più realistici, più pratici, ma l’importante è che i progetti siano realizzabili e portino risultati tangibili".

Anche la Regione Piemonte ha riconosciuto il valore della cooperazione portata avanti dal Comune di Asti. Maurizio Marrone, assessore regionale alla cooperazione internazionale, ha elogiato il progetto come un'eccellenza nel panorama piemontese: "Asti vanta davvero una tradizione importante nella cooperazione internazionale. Progetti come questo garantiscono continuità negli anni e rafforzano quella che possiamo definire la ‘diplomazia dei campanili’".

Nel corso della conferenza stampa, l'assessore ai servizi sociali del Comune di Asti, Eleonora Zollo, ha ribadito l'importanza del progetto dal punto di vista sociale, sottolineando come l'inclusione lavorativa sia un tassello fondamentale per migliorare le condizioni di vita delle persone più vulnerabili: "Lavorare su occupazione e formazione significa dare strumenti concreti per un futuro migliore. Questo progetto non è solo un’opportunità per chi vi partecipa, ma un segnale forte di come la cooperazione possa davvero incidere sulla vita delle persone, garantendo dignità e autonomia".

Un progetto che genera impatto concreto

Nel corso del progetto, sono state realizzate diverse iniziative chiave per favorire l’occupazione e lo sviluppo locale a Coubalan. La formazione è stata al centro delle attività, inoltre, è stato istituito un Centro Servizi Comunale per l’Impiego, un punto di riferimento per chi cerca lavoro e per le imprese locali.

Sul valore della cooperazione tra istituzioni, Davide Gandolfi, responsabile delle relazioni internazionali della Regione Piemonte, ha sottolineato il significato del progetto: "Quando parliamo di ‘reti’, intendiamo proprio questo: un sistema che lavora insieme per un obiettivo comune. ‘Reti al Lavoro’ ha rappresentato un salto di qualità per la cooperazione decentrata piemontese, grazie a un rapporto consolidato tra Asti, il Senegal e in particolare Coubalan".

Giovanni Boccia, assessore ai servizi demografici del Comune di Asti, ha offerto una riflessione più ampia sulle difficoltà che l’Africa deve affrontare, mettendo in luce un aspetto spesso trascurato: "Quando si parla dell’Africa, molti pensano subito a problemi come la malaria o la fame. Ma il vero problema è la corruzione diffusa nella classe politica. Progetti come ‘Reti al Lavoro’ dimostrano che un cambiamento è possibile quando si lavora direttamente con le comunità locali, senza intermediari poco trasparenti".

Uno degli aspetti più significativi di "Reti al Lavoro" è la capacità di coniugare una visione globale con un’azione concreta e locale. Cesare Quaglia, vicepresidente del Comitato Pavia-Asti-Senegal, ha spiegato l’importanza di questa sinergia: "La cooperazione tra territori funziona perché unisce una visione ampia a un’azione mirata e locale. Asti e Coubalan hanno costruito un rapporto duraturo, basato sulla fiducia e sull'impegno reciproco, e questo è ciò che rende il progetto così efficace".

Le azioni chiave realizzate a Coubalan

Nel corso del progetto, sono state messe in campo una serie di attività concrete che hanno avuto un impatto diretto sulla comunità locale:

Formazione professionale: 75 giovani e donne hanno partecipato a corsi specializzati in agricoltura biologica, allevamento, trasformazione agroalimentare, artigianato e micro-imprenditoria. Un'opportunità fondamentale per acquisire competenze pratiche e migliorare le possibilità di inserimento nel mercato del lavoro.

Supporto alle istituzioni locali: sono stati formati 15 funzionari pubblici sui temi delle politiche del lavoro, orientamento professionale e accompagnamento all'occupazione, rafforzando così la capacità amministrativa locale di gestire le sfide occupazionali.

Centro Servizi Comunale per l'Impiego: realizzato accanto alla sede municipale di Coubalan, questo centro rappresenta un punto di riferimento per chi cerca lavoro e per le imprese in cerca di manodopera qualificata.

Avvio di 10 start-up locali: il progetto ha sostenuto la nascita di iniziative imprenditoriali individuali e collettive, incentivando lo spirito imprenditoriale tra i giovani e le donne della comunità.

Borse lavoro: sono state finanziate 6 borse lavoro (stage retribuiti) per facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro e garantire un primo approccio concreto all'occupazione.

Scambio di buone pratiche: il progetto ha favorito la condivisione di esperienze tra le diverse realtà coinvolte, attraverso la partecipazione a atelier Sud-Sud a Louga e forum internazionali a Torino e Thiès.

Un modello di cooperazione replicabile

Uno degli aspetti più significativi di "Reti al Lavoro" è la sua capacità di coniugare una visione globale con un'azione locale concreta. La collaborazione tra istituzioni pubbliche, associazioni e partner territoriali ha permesso di realizzare interventi mirati e di lungo periodo, che non si limitano all'assistenzialismo, ma puntano a creare condizioni strutturali per uno sviluppo autonomo e sostenibile.

Inoltre, l'esperienza maturata a Coubalan dimostra come la cooperazione decentrata possa essere un modello replicabile in altre realtà africane e non solo, promuovendo una crescita economica inclusiva e contrastando le cause profonde delle migrazioni.

Il successo di "Reti al Lavoro" è stato sottolineato dai diversi partner del progetto, tra cui il Comitato Pavia-Asti-Senegal (CPAS), l'Università di Torino e l'ITC ILO di Torino. Il progetto si inserisce nell'ampio programma di cooperazione internazionale "Piemonte & Sahel", attivo da anni nella regione.

Il workshop del 7 aprile: un ideale momento di bilancio 

A chiusura dell'incontro, è stato annunciato il workshop "Asti-Coubalan: Reti al Lavoro", che si terrà il prossimo 7 aprile presso il CPIA1 di Asti. L'evento offrirà un ulteriore spazio di confronto tra istituzioni, esperti e cittadini sulle tematiche del lavoro dignitoso, della crescita economica e della collaborazione tra territori. Tra i temi al centro del dibattito, il ruolo delle istituzioni locali, il legame tra formazione e opportunità di lavoro e le prospettive per future collaborazioni tra Italia e Senegal.

Alessandro Franco

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