Il 2024 segna un record importante per il Comitato regionale per le comunicazioni del Piemonte: da quando, nel 2004, l’AGCOM gli ha conferito la delega per risolvere le controversie tra utenti e operatori telefonici, sono state gestite oltre 100mila istanze. Un servizio gratuito che ha permesso a migliaia di cittadini di ottenere storni, rimborsi e ripristini del servizio, spesso in tempi rapidi e senza ricorrere a lunghe battaglie legali.
"In un mondo sempre più connesso, il ruolo del Corecom è strategico", dichiara il presidente Vincenzo Lilli. "Le conciliazioni non sono solo un servizio, ma un diritto fondamentale per il cittadino e uno strumento di equilibrio nel mercato delle telecomunicazioni."
I numeri del 2024: +87% di accordi raggiunti
Nel corso dell’anno, il Corecom ha gestito 4.038 istanze (3.748 conciliazioni e 290 procedure di definizione), con una percentuale di accordi pari all’87,48%, in aumento rispetto agli anni precedenti. I rimborsi ottenuti dagli utenti ammontano a 1,2 milioni di euro, mentre 474 richieste d’urgenza hanno portato al ripristino immediato del servizio sospeso.
"Le conciliazioni telefoniche sono uno strumento efficace per risolvere le dispute senza ricorrere al tribunale", spiega la vicepresidente Alessia Caserio. "Grazie alla piattaforma ConciliaWeb, offriamo soluzioni rapide, gratuite e legalmente vincolanti."
Ma il Corecom non si occupa solo di controversie. Tra le iniziative più rilevanti c’è "Online Onlife", un progetto didattico gratuito rivolto alle scuole per insegnare ai giovani un uso critico e consapevole del digitale. Il corso, patrocinato da Parlamento europeo, AGCOM e Guardia di Finanza, prevede il rilascio di un "patentino digitale".
"Vogliamo che i ragazzi sappiano navigare in rete con sicurezza", afferma il commissario Marco Briamonte. "E non dimentichiamo altre attività cruciali, come i programmi dell’accesso, la vigilanza sulla Par Condicio e la lotta al cyberbullismo."
Grazie a un accordo con la Rai, il Corecom offre spazi televisivi e radiofonici gratuiti a enti, associazioni e gruppi sociali. Nel 2024 le richieste sono state 209, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente.