Attualità - 27 marzo 2025, 06:46

Cosimo Gatti, il "settimino" pittore che vive in povertà: con una pensione di 644 euro e un affitto che supera i 300, è senza gas e corrente elettrica

I sindacati chiedono aiuto ai Servizi sociali del Comune di Asti: "Paghino le bollette, lui restituirà poco alla volta. È un'emergenza, serve una casa popolare"

Cosimo Gatti (MerfePhoto)

Cosimo Gatti ha una storia incredibile. Compirà 70 anni a maggio e vive ad Asti da molti anni. Nativo di Gioia Tauro è stato un pittore di fama internazionale, una delle sue opere “L’Unità d’Italia” del 2011, lo ha portato nell’elite dell’arte italiana.

Vincitore di numerosi premi fra cui quello alla carriera e un oscar dell’arte, ora vive in povertà in via Bonzanigo 36, dopo aver svolto diversi lavori per 40 anni. La sua pensione, avendo lavorato soprattutto nel campo dell'artigianato, è di 644 euro, ne paga 378 di affitto e la somma residua basta a malapena per le spese di cibo e le bollette hanno raggiunto cifre insostenibili: 1020 euro per il gas e quasi 495 euro per la luce, accumulando arretrati che superano i 1.300-1.400 euro. La situazione è così grave che vive senza corrente elettrica e gas - che gli sono stati tagliati - arrangiandosi per i pasti con alimenti che non richiedono refrigerazione.

Ci racconta la sua vita: "Sono nato settimino - spiega -  percepisco le cose prima degli altri. A sei anni ho avuto un incidente, sono caduto dal ponte girevole di Taranto e sono rimasto 41 giorni in coma. Appena uscito dal coma mi sono messo a dipingere e non ho più smesso". E così tra i suoi quadri e i lavori è sempre riuscito a cavarsela ma, da due anni è in pensione, una pensione davvero troppo bassa per vivere.

"Ho fatto l'autista conto terzi per 20 anni, l'operaio in fonderia per 12, il cantoniere a Vigliano per sei anni, purtroppo senza contributi, custode in seminario per altri 6 anni e l'addetto al cimitero dove percepivo pochissimo". Parla, racconta  con dignità, con la sola luce di alcune candeline e ci mostra con orgoglio i suoi quadri, unica ricchezza, pensando magari ad una mostra da allestire per venderne qualcuno. 

All'incontro nella casa di Cosimo anche Fabio Dura (segretario del Sunia) e Pier Mario Coltella (Spi Cgil), che stanno cercando di ottenere un aiuto temporaneo per Cosimo dai Servizi sociali che lo seguono già. "Il Comune - spiegano Dura e Coltella - potrebbe farsi carico degli arretrati che Cosimo restituirebbe poco alla volta. Ci hanno detto che non è possibile dilazionare le bollette. Con una pensione così oggi come oggi non si può più vivere. Poi serve trovare urgentemente una sistemazione in una casa ATC". 

Il bando per le case popolari uscirà ad aprile ma, seguendo i canonici passaggi si arriverebbe almeno a novembre. Come potrebbe vivere Cosimo tutto questo tempo senza nessun intervento? Al momento si ciba con scatolame e alimenti non deperibili ma non sarebbe in grado di affrontare un inverno al freddo senza gas e senza luce.

I sindacalisti intercettano anche il proprietario di casa che possiede tutti gli alloggi (sette) del piccolo condominio di via Bonzanigo, gli chiedono di poter sospendere almeno un mese di affitto. "Ho tante spese, non posso, meglio se se ne va", commenta. frettolosamente.