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Attualità | 26 marzo 2025, 12:16

Asti, Sequs presenta un esposto ai Carabinieri forestali contro l’abbattimento dei platani

L’associazione ambientalista denuncia possibili irregolarità amministrative e violazioni della direttiva uccelli

I platani di corso Savona (J.Dem.A)

I platani di corso Savona (J.Dem.A)

La battaglia per la salvaguardia dei platani di Corso Savona ad Asti si arricchisce di un nuovo capitolo. Come annunciato, dopo lo sciopero della fame (leggi qui)  l’associazione SEquS ha ufficialmente presentato un esposto ai Carabinieri Forestali, chiedendo di verificare la legittimità dell’abbattimento degli alberi, previsto nell’ambito della costruzione di un nuovo supermercato Lidl.

Nel documento, firmato dal presidente nazionale Maurizio Pallante e dai membri del circolo astigiano, Sequs ribadisce la propria opposizione al progetto, sollevando dubbi sulla mancanza di trasparenza e su possibili violazioni di normative ambientali. “L’abbattimento di sette platani sani e adulti appare ingiustificato e finalizzato unicamente a garantire maggiore visibilità al supermercato” si legge nell’esposto.

Le accuse di Sequs: “Nessuna autorizzazione chiara, rischio di violazione della Direttiva Uccelli”

L’associazione denuncia l’assenza di risposte da parte degli enti preposti, in particolare la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, alla quale era stata inoltrata una richiesta di accesso agli atti per verificare l’esistenza di un’autorizzazione al taglio degli alberi e alla demolizione del Mulino Valente, lo storico edificio presente nell’area. “Nonostante la costituzione di un comitato per la difesa degli alberi e la raccolta di oltre 1.600 firme, non è stato emanato alcun provvedimento che tenesse conto delle richieste dei cittadini” sottolinea Sequs.

Ma il punto centrale dell’esposto riguarda una possibile violazione della Direttiva Uccelli CE 147/2009, recepita nella Legge 157/1992, che vieta la distruzione di nidi nel periodo riproduttivo. “Il taglio degli alberi in questo momento potrebbe configurarsi come un reato, con implicazioni penali e amministrative” avvertono gli esponenti dell’associazione, che chiedono ai Carabinieri Forestali di accertare eventuali illeciti.

Sequs: “I platani non sono pericolosi, il loro abbattimento è illegittimo”

Un altro punto su cui Sequs insiste è la classificazione dei platani come alberi di “classe C”, attribuita dal tecnico comunale. Secondo l’associazione, questa valutazione non giustifica un abbattimento immediato, ma soltanto interventi di manutenzione e cura. Inoltre, viene citata una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 9178 del 27 ottobre 2022), secondo cui l’abbattimento di alberi sani è illegale in assenza di un imminente pericolo per la pubblica incolumità. “I platani di Corso Savona sono un bene comune della cittadinanza e il loro abbattimento, per favorire un’attività commerciale privata, è inaccettabile” dichiarano i firmatari dell’esposto.

Le richieste dell’associazione: “Il Comune sospenda l’abbattimento”

Con l’esposto ai Carabinieri Forestali, Sequs chiede di verificare eventuali irregolarità amministrative e di sospendere il taglio degli alberi fino a quando non verranno chiariti tutti gli aspetti legali della vicenda. Intanto, prosegue lo sciopero della fame indetto dal direttivo dell’associazione, in segno di protesta contro quella che definiscono “un’oscenità” ai danni del patrimonio arboreo cittadino.

Mentre la posizione dell’amministrazione comunale resta ferma, con l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra che ha già dichiarato chiuso il dibattito (leggi qui), il fronte ambientalista non arretra e promette battaglia legale fino all’ultimo.

Alessandro Franco

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