Tutto esaurito questa mattina alla Sala Pastrone per omaggiare i 40 anni della Riserva dei fossili e aprire il programma degli eventi.
"Per la Riserva dei fossili la strada è tracciata", ha dichiarato Marco Maccagno, commissario straordinario del Parco Paleontologico Astigiano, questa mattina durante la conferenza sui 40 anni dell'area protetta di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande.
Il lavoro svolto sulla valorizzazione del sito paleontologico proseguirà, come ha spiegato il commissario Maccagno, seguendo due direzioni: “Dare impulso alla ricerca scientifica e alle attività didattiche".
Tutto ciò, già a partire dal prossimo settembre, con l’inaugurazione di un nuovo affioramento in Riserva, che renderà ancora più ricco il parco, mantenendo stretto il collegamento con il Museo Paleontologico di Asti e puntando al coinvolgimento dei comuni.
La conferenza "40 anni tra i fossili: dalla discarica di Valle Manina alla Riserva Paleontologica unica in Italia", moderata da Beppe Rovera, ha coinvolto dieci relatori, tra rappresentanti delle istituzioni e operatori del territorio, intrattenendo non solo il pubblico adulto, ma anche gli studenti delle scuole superiori, tra cui il Liceo Scientifico Vercelli, l’Istituto d'Arte B. Alfieri, il Giobert e il Cpia.
Un appuntamento, dunque, che ha diffuso i valori della lotta per preservare la Riserva, con un ricordo particolare alla sfida combattuta contro la discarica, presente fino al 1993, e relazioni scientifiche a tutela dell'ambiente naturale e del patrimonio fossilifero.
Non sono mancate nuove ambizioni, come la volontà di consolidare e rafforzare, entro i confini dell'area protetta, la presenza di attività agricole e di accoglienza turistica.