Venerdì 21 marzo il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore Marco Gabusi e ad alcuni collaboratori, ha visitato il grande Presepe di Anna Rosa Nicola, volutamente mantenuto allestito per questa importante e attesa occasione, presso l’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano.
Accolti dalla direttrice di Vezzolano Valentina Barberis, dal sindaco di Albugnano Aurora Angilletta e di Aramengo Angela Massaglia, dai fondatori dell’Associazione la Cabalesta di Castelnuovo Don Bosco Maurizio Pistone e Franca Cagliero, da sempre “angeli custodi” del Presepe durante l’allestimento presso l’Abbazia, e all’ingresso da Roberto Bechis, volontario dell’Associazione inCollina, e da Guido Esposito della DRMNP, Cirio e Gabusi si sono soffermati per oltre un’ora ad osservare divertiti, e anche a commentare in piemontese, i minuziosi particolari realizzati da Anna Rosa, che con immenso piacere ha illustrato il suo lavoro e il progetto del Nuovo Museo ARA che presto nascerà ad Aramengo.
Un sogno condiviso con il marito Nicola Pisano con cui ha dato vita alla Fondazione ARA (www.fondazioneara.org), che provvederà alla ristrutturazione di un edificio di impianto seicentesco, futura sede permanente per il suo Presepe e le sue miniature, un centro dinamico con laboratori per attività educative rivolte ad ogni età, capace di stimolare dialoghi tra arte, storia, artigianato, tradizione e innovazione, una realtà aperta ed inclusiva volta ad attrarre appassionati e turisti contribuendo allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
La speranza di tutti è che la Regione possa sostenere questo importante progetto, nato dalla passione di Anna Rosa, ma che rappresenta una grande opportunità di rivitalizzazione del borgo di Aramengo, ma non solo.
Il numero di visitatori registrati dal 2012 a Vezzolano, in costante crescita, oltre 15.000 in meno di due mesi in questi ultimi due anni, provenienti da tutta l’Italia e anche dall’estero, fa ben sperare che Regione, Enti, Fondazioni bancarie, ma anche aziende e privati che credono nella potenzialità del lavoro pensato e fatto con le mani, nell’importanza della conservazione della memoria delle conoscenze delle abilità artigianali, possano contribuire fattivamente sostenendo la Fondazione ARA nella realizzazione di questo museo.