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Al Direttore | 22 marzo 2025, 10:49

Quagliotti e Franco (Cgil Asti): “Il futuro degli enti gestori è a rischio”

Il segretario generale e la segretaria Fp boccianol’idea della Regione: “Si rischia di svuotare gli enti gestori e aumentare i costi senza migliorare i servizi”

Il segretario generale Cgil Asti in un'immagine d'archivio

Il segretario generale Cgil Asti in un'immagine d'archivio

Riceviamo e pubblichiamo le parole del segretario generale Cgil Luca Quagliotti e della segretaria Fp Cgil Arianna Franco 

"Leggiamo, in questi giorni, notizie variegate sulla gestione della spesa sociale e la garanzia dei servizi.
Da un lato i sindaci," finalmente" aggiungiamo noi, rivendicano più chiarezza ed un ruolo politico nella gestione dei servizi da parte degli enti gestori. Dall’altro, la Regione, propone un mega ente regionale per la gestione dei servizi sociali. Il “fallimento” di Azienda Zero evidentemente non ha insegnato nulla.

Il rischio dello scollamento con il territorio si puó concretamente realizzare proprio con l’istituzione di un “super-ente” che gestisca centralmente le politiche e le risorse degli enti gestori con probabile sottovalutazione di peculiarità territoriali, non certo a causa del rispetto della privacy degli assistiti dei consorzi che, ricordiamolo, sono chiamati per legge al rispetto della segretezza. Esautorare gli enti gestori di parte del loro ruolo è una condotta molto pericolosa. 

Le materie sociali rientrano tra quelle costituzionalmente affidate ai Comuni ed il TUEL affida la possibilità di garantire in maniera diretta o delegata (Consorzi o ASL) la gestione dei servizi mantenendo in capo ai Comuni le scelte di politica sociale. Sono stati proprio i comuni a delegare ai consorzi la titolarità sul trttamento delle fragilità e mettere mani su questo delicato sistema richierebbe di mettere in discussione l’esistenza stessa degli enti gestori svuotando le loro fondamentali funzioni sociali e sanitarie. Come CGIL siamo fortemente contrari all’idea che le difficoltà relazionali tra Comuni e consorzi possano essere risolte con un mega ente regionale, un altro carrozzone che anziché aumentare la spesa sociale aumenta quella per gli stipendi dei direttori.

Occorre però che sindaci e consorzi facciano un nuovo patto organizzativo per garantire operatività ai primi e possibilità di indirizzi politici e controllo ai secondi."

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